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Caserta – “Vista la situazione venutasi a creare penso sia meglio che l’assessore Corvino restituisca la delega della 328 al sindaco”.  Così Pasquale Corvino, coordinatore cittadino di Centro Democratico, interviene a supporto della sorella, Maddalena, assessora alle Politiche sociali del Comune di Caserta.

E’ stato e sarà sempre impossibile – continua Pasquale Corvino – operare e cambiare metodo per uno sviluppo dei servizi sociali che sono gestiti dal dirigente Iovino; a nulla valgono chiarimenti o altro chiesti al segretario comunale che automaticamente li mette a riposo in un cassetto senza trasmetterli agli organi competenti, vuol dire che vista la situazione saremo noi a farlo. Insomma davanti a tutto ciò bisogna arrendersi e fare un passo indietro, saranno gli organi competenti a stabilire i comportamenti di questi signori”.

Il segretario cittadino di Centro Democratico si riferisce alla vicenda denunciata dalla sorella Maddalena che avrebbe sorpreso personale estraneo all’ente comunalemaneggiare documenti di una gara di appalto all’interno dell’ufficio del dirigente Marcello Iovino, segnalando formalmente la questione al segretario comunale.

Per quanto riguarda eventuali loro ipotetiche querele, che sicuramente non avranno il coraggio di fare – incalza Corvino – posso dire che tutto questo potrà essere discusso presso gli organi competenti e sicuramente non mi faranno perdere il sonno. Concludo ringraziando tutti i consiglieri che hanno dimostrato rispetto e solidarietà perchè questo significa che c’è del buono fra di loro”.

E poi passa analizza nel dettaglio ciò che a suo parere non è stato fatto o che avrebbe dovuto seguire un iter diverso.

Due milioni di fondi ministeriali non spesi, che sono costati al Comune una multa di quarantamila euro, finanziamenti persi, progetti bocciati, operatori non pagati, determine stornate a bizzeffe, dichiarazioni scritte e pubbliche, in cui si ammette di aver dato il permesso ad entrare negli uffici e nei posti dove c’erano carte amministrative. Dopo tutto questo, in qualunque amministrazione, il soggetto verrebbe mandato via, facendolo uscire non dalla porta. Ma al Comune di Caserta, con un segretario, che mette nel cassetto ogni segnalazione, tutto è permesso. Per cui è meglio prendere le distanze da questo modo di fare”, chiosa il segretario cittadino di Centro Democratico.