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Caserta – Un’intera famiglia, padre, madre e figlia 25enne, dedita all’usura. Lo ha accertato la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, che ha chiesto e ottenuto dal Gip la carcerazione preventiva per il capofamiglia, Nicola Greco di 48 anni, ritenuto colui che gestiva il giro illecito; è stato invece disposta la misura cautelare del divieto di dimora in provincia di Caserta per la moglie 47enne Laura Spada e la figlia Giulia, il cui ruolo, strano a dirsi essendo donne, era quello di recuperare le rate non versate dalla vittime, anche ricorrendo a veri e propri pestaggi. Tre gli episodi di usura emersi durante le indagini, svolte su delega della Procura tra il luglio 2014 e il giugno 2017 dai carabinieri di Macerata Campania. La coppia con la figlia risiedevano nel vicino comune di Recale; nullafacenti i genitori, così come la 25enne. Da tempo si erano inventati il mestiere di strozzini, con ruoli ben definiti.

Il 48enne Greco prestava i soldi, di solito somme inizialmente molto basse che poi crescevano esponenzialmente grazie all’applicazione di tassi di interessi elevati, dal 300% al 1400% annui. Una delle vittime, persona in gravi difficoltà economiche, si è fatta prestare una somma di poco meno di 300 euro, ma dopo neanche un mese si è vista richiedere 700 euro, più del doppio, con interesse mensile di oltre il 100%. Le vittime che non sono riuscite a pagare le rate al momento pattuito, sono state minacciate di morte da Laura Spada e la figlia, e anche picchiate, tanto da dover ricorrere alle cure mediche. Dopo tanto patire, le vittime hanno denunciato la vicenda ai carabinieri guidati da Emanuele Macrì, che hanno messo sotto controllo i telefoni di Greco e dei familiari, trovando conferma ai sospetti. Nelle telefonate si parlava esplicitamente di soldi da farsi dare da questa o quella vittima, e di maniere forti da usare se “quella non pagava”.