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Caserta – Per scoraggiare i frequenti episodi di malcostume, nel periodo di Carnevale, possono essere pericolosi per le persone e per le cose di proprietà pubblica o privata, il sindaco Carlo Marino ha emanato un’ordinanza sindacale valida sino al prossimo 29 febbraio. Visto che negli anni scorsi vi sono state proteste e lamentele da parte di molti cittadini, vittime di un uso incontrollato di bombolette spray, farina e uova, e considerato che diverse strade sono state imbrattate, il primo cittadino ha inteso – con questo provvedimento – tutelare la pubblica incolumità in occasione dei festeggiamenti carnascialeschi. Si è quindi “ritenuto necessario – si legge nell’ordinanza nr. 16/2020 – assicurare le condizioni idonee a garantire la sicurezza e la tutela delle persone e delle cose, pur nel rispetto della tradizione; constatata l’urgente necessità, al fine di tutelare l’interesse generale della collettività alla quiete e alla sicurezza pubblica, nonché la libera fruibilità dei beni comuni, di adottare idonee misure capaci di aumentare nei cittadini la percezione di sicurezza ed il rispetto delle regole di civile convivenza attraverso una costante attività di prevenzione e controllo del territorio“.
L’ordinanza pone il divieto, fino al 29 febbraio prossimo, di: acquistare, vendere e utilizzare bombolette spray emittenti sostanze imbrattanti, urticanti; detenere e utilizzare in luoghi pubblici o in luoghi aperti al pubblico materie atte ad imbrattare (bombolette spray, schiume, coloranti vari, farina, uova, polveri pruriginose, creme, ecc.) e/o recare danno a persone, cose e beni, quali civili abitazioni, attività commerciali, muri, edifici pubblici e privati, mezzi di trasporto ed altri oggetti di vario genere, nonché imbrattare e/o sporcare strade, piazze, monumenti; assumere comportamenti, in luoghi pubblici e in luoghi aperti al pubblico, che possano turbare la tranquillità delle persone o creare situazioni di pericolo per la sicurezza delle persone o delle cose. I trasgressori, salve le più gravi fattispecie penali, civili od amministrative connesse, saranno puniti con la sanzione amministrativa pecuniaria da 50 a 500 euro, oltre all’obbligo di cessare immediatamente il fatto illecito. Gli oggetti o strumenti utilizzati saranno confiscati. La sanzione amministrativa pecuniaria sarà applicata ai genitori o al genitore esercente la patria potestà, nel caso di persone minorenni.