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Caserta – L’amministrazione che esclude, colpisce ancora. Così capita che nel bel mezzo di una pandemia globale, la maggioranza guidata dal sindaco Carlo Marino, dia lo sfratto, senza alcun preavviso, all’ufficio utilizzato dal progetto Piedibus all’interno dell’ex Caserma Sacchi. Spazio, che in questo difficile periodo segnato dal Covid-19, veniva utilizzato dall’associazione Caserta Solidale per rendere servizi gratuiti alla cittadinanza, in particolare per aiutare le famiglie ad accedere alle agevolazioni statali (come il bonus Disabilità) previste in questo momento di crisi. A proposito, “quelli” di Caserta Solidale, sono i volontari, cittadine e cittadini casertani, che dall’inizio dell’emergenza sanitaria hanno organizzato da soli i servizi di spesa e consegna farmaci a domicilio per tutti coloro che ne avessero bisogno, rischiando sulla propria pelle, semplicemente per aiutare la comunità. Parola sconosciuta a questa amministrazione che, evidentemente, non abituata ad erogare servizi sociali non riesce a comprendere l’importanza del welfare in una città come Caserta. 
Stamattina – dichiarano i volontari di Caserta Solidale – abbiamo scoperto che il Comune ha liberato dalle nostre cose la stanza che usavamo per il Progetto Piedibus alla Caserma Sacchi. La stanza è stata affidata al 118, senza alcun preavviso ricevuto, proprio in questi giorni in cui la nostra rete sta chiedendo a gran voce degli spazi per continuare a svolgere le attività di supporto alle tante famiglie che ci chiedono aiuto. Proprio stamattina avevamo dato appuntamento a 6 persone per aiutarle a compilare la domanda per il Bonus Disabilità e ora siamo costretti a farlo all’aperto, appoggiati alla meglio sul pozzo del cortile“.
Nell’ex Caserma Sacchi, lo ricordiamo, vi sono numerosi spazi vuoti che potrebbero essere utilizzati dalle associazioni che ogni giorno rendono servizi gratuiti alla città. E, invece, l’amministrazione è capace di sottrarre senza remore anche quell’unica stanza utilizzata dai volontari nonostante l’abbondanza di spazi nella stessa struttura.
Nel video, Vincenzo Fiano, attivista di Caserta Città Viva, Centro Sociale Ex Canapificio e Caserta Solidale, esprime tutta la sua amarezza per l’inaspettata decisione del Comune.