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Caserta – Riaprono da domani su disposizione della Regione le seconde classi delle elementari ma nel Casertano, nonostante il calo dei contagi, le scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle dell’infanzia già riaperte nelle altre province due settimane fa, continuano ad essere chiuse in molti comuni su ordine dei sindaci.

Tra ieri e oggi sono decine le ordinanze di proroga della chiusura: Aversa, Cesa e Capodrise sono gli ultimi centri, in ordine di tempo, ad aver adottato tale scelta, ma hanno già deciso l’ulteriore stretta il capoluogo Caserta, e altre popolose città come Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Castel Volturno, Mondragone, Casal di Principe, centri medio-piccoli come Santa Maria a Vico, San Nicola la Strada, Casagiove, San Felice a Cancello, Parete, San Prisco, Santa Maria La Fossa, Grazzanise, Carinaro, Casapulla, San Tammaro, Cancello ed Arnone, Cellole, Dragoni, Trentola Ducenta, Sant’Arpino, San Cipriano, Casapesenna, Villa Literno, Caiazzo, Arienzo, Recale.

In controtendenza Marcianise, dove il sindaco Antonello Velardi ha spiegato che “non ci saranno altre ordinanze, non assumerò decisioni che ho assunto in passato tenendo a casa i bambini e i ragazzi”; riaprono le scuole anche a Sessa Aurunca, comune gestito da un commissario prefettizio, dove dunque si è optato per una soluzione più istituzionale. A Raviscanina, dove i contagi sono appena due, le aule hanno riaperto già lunedì 30 novembre. Due i motivi che hanno spinto decine di primi cittadini a prorogare la chiusura degli istituti fino al 22 sicembre prossimo, con la riapertura che a questo punto slitta al 7 gennaio 2021: i risultati dello screening volontario effettuato dall’Asl al personale della scuola, a genitori e alunni, non sono ancora stati resi noti o comunque sono ancora parziali, e ciò sta spingendo i sindaci del Casertano, territorio duramente colpito dal Covid (oltre diecimila persone attualmente positive, 31mila da inizio pandemia con 319 pazienti morti) alla massima cautela.

Emblematico quanto scrive il sindaco di Caserta Carlo Marino nell’ordinanza numero 70 che proroga la chiusura degli istituti. “Con nota dell’Asl di Caserta del 3 dicembre sono stati comunicati all’Ente i risultati dei tamponi antigenici effettuati sulla platea scolastica della città di Caserta, per un totale di 507 tamponi, con esiti negativi, così ripartiti: 150 dicenti e 29 conviventi con quest’ultimi, 19 lavoratori ATA e quattro conviventi, 174 studenti e 201 genitori e familiari. Il dato trasmesso dall’Asl non rappresenta uno screening significativo rispetto ad una platea scolastica che, per le scuole di competenza comunale, vede l’iscrizione di oltre 6.000 alunni, numero al quale aggiungere il corpo insegnante (poco più di 700 unità) ed il personale ATA ( poco più di 500 unità ); inoltre il dato non fa comprendere se tale screening sia stato effettuato su un campione di popolazione scolastica frequentante le scuole di competenza comunale o quelle di competenza provinciale; dai dati giornalieri – prosegue Marino – messi a disposizione dall’Asl di Caserta sull’evoluzione del contagio, si registra una curva epidemica in città ancora alta”. C’è poi il nodo forse più cruciale, quello dei trasporti scolastici, sui quali ci sarà un importante confronto alla prefettura di Caserta giovedì 10 dicembre; i sindaci vogliono garanzie su un vero rafforzamento del servizio.