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Fuori dal coro della polemica scoppiata nei giorni scorsi tra chi accusa e chi giustifica il servizio di accoglienza e sicurezza  riservato domenica scorsa agli oltre 17 mila turisti in visita alla Reggia, oggi parlano  i numeri. E i numeri sono quelli del personale quotidianamente preposto all’accoglienza, alla tutela e alla sicurezza del bene monumentale. Centoquaranta in tutto i dipendenti in organico preposti alla vigilanza giornaliera e notturna degli Appartamenti Storici, del Parco monumentale, del Giardino Inglese e dei varchi d’accesso al monumento. Un colosso da gestire con la stessa attenzione sia nei giorni di ordinario flusso turistico sia quando il picco delle presenze aumenta per eventi e giornate speciali o gratuite.

Ma tra congedi parentali, riposi, malattie, esoneri previsti dalla legge104, permessi studio e quant’altro, al numero totale va sottratta una media ottimistica del 15%  di disponibilità quotidiane. Da sottrarre al numero totale anche le 28/30 unità che, effettuando i turni di notte in 4 squadre, hanno diritto al riposo del giorno successivo. Due i turni da rispettare nelle ore di apertura del monumento, con una media di circa 45 persone in servizio la mattina e altrettante il pomeriggio, impiegate negli Appartamenti Storici, nelle aree espositive di mostre permanenti e occasionali, ai varchi di accesso al monumento, e alle zone Parco ossia Asse Centrale, Ponte di Ercole, Ponte di sala, Zampillera, Giardino Inglese, Fontana di Diana e Atteone, Peschiera Grande, e Castelluccia. Queste ultime due, normalmente, restano incustodite per carenza di personale come si evince dagli ordini di servizio che settimanalmente organizzano le turnazioni.

Tra tante sottrazioni da fare al numero totale dei 140 dipendenti assunti alla custodia della Reggia, almeno un’addizione si può fare ed è quella del personale fornito dall’ALES , ossia 16 persone in tutto rispondenti alla società di supporto alla tutela del Patrimonio Culturale Italiano in house del Ministero dei Beni e delle Attività  Culturali e del Turismo che ne detiene il 100% del pacchetto azionario, impegnata da oltre quindici anni in attività  di supporto alla conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale e in attività  di supporto agli uffici tecnico – amministrativi del Socio Unico. Impiegati prevalentemente negli spazi espositivi della mostra Terrae Motus, almeno 5 o 6 unità dell’ALES non disdegnano l’impiego anche nelle turnazioni di custodia alla Reggia.

Un dispiegamento di forze che, al di là degli eventi eccezionali alla Reggia, appare sottodimensionato rispetto alle necessità di un monumento colossale tra i più visitati in Italia e che conta su un personale ultrasettantenne e cinquantenne non specializzato per almeno il 90%, assorbito decenni fa da liste indifferenziate di collocamento e cassa integrazione. Le ultime assunzioni “giovanili” alla Reggia sono quelle delle 6 unità inserite nel 2013 tra i “500 giovani per la Cultura” promosso in tutta Italia dal Mibact.