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Caserta – Centinaia di migliaia di euro per la manutenzione del Parco Reale e degli Appartamenti Storici, per l’impianto elettrico e i servizi igienici. Il Museo Reggia di Caserta, reso autonomo dalla Riforma Franceschini, inizia finalmente a spendere i milioni di euro incassati con gli ingressi, cresciuti negli ultimi due anni grazie alla “cura” Felicori, ovvero alla grande operazione di marketing del direttore bolognese che, se da un lato ha riavvicinato tanti visitatori dando nuova centralità, non solo mediatica, ma anche culturale, al sito patrimonio dell’Unesco, dall’altro ha parzialmente trascurato la parte relativa alla riorganizzazione del lavoro interno – il servizio di vigilanza andrebbe rafforzato – e delle procedure di appalto per lavori di manutenzione ordinaria. La situazione dell’apparato amministrativo della Reggia, solo in queste settimane, si va lentamente regolarizzando, e lo stesso ufficio gare sta iniziando a ingranare marce superiori.

Appena lo scorso fine settimana sono state ultimate le gare d’appalto per la manutenzione del Parco Reale e del Giardino Inglese; si tratta di affidamenti di 300 giorni, poi dall’anno prossimo si dovrebbe cambiare, passare cioè ad appalti pluriennali. La gara per il Parco, da circa 250mila euro, è stata aggiudicata alla ditta Angelo Angeloni di Roma, che si occuperà di rasatura del prato, piccole potature, irrigazione. La seconda, relativa alla manutenzione del Giardino Inglese, delicato gioiello botanico, dell’importo di 200mila euro, è andata al Consorzio bolognese Felix.

Nel frattempo che si definiscano tutte le procedure conclusive, dall’emissione della determina di affidamento alla sottoscrizione del contratto di appalto, la manutenzione del Parco è però affidata all’azienda, con sede nell’agroaversano, che per anni si è occupata del giardino reale; in questa estate di siccità la società ha operato grazie a due somme urgenze, ciascuna di un mese, per un importo complessivo di circa 80mila euro. Altro importante affidamento che avverrà nei prossimi mesi riguarda quello per l’efficientamento energetico, ovvero la messa a norma dell’impianto elettrico, che spesso salta facendo mancare l’acqua nei servizi igienici e in tutto il Parco. Emblematico quest’estate il caso del mancato funzionamento dell’impianto di riciclaggio dell’acqua, che nel caso di carenza idrica, permette comunque alla cascate e alla fontane di non restare a secco; l’impianto non funziona da 10 anni, e così nelle scorse settimane tutti gli specchi d’acqua della Reggia hanno raggiunto un livello molto basso.

I tempi per la valutazione delle proposte pervenute alla Direzione del Museo da società interessate, sono di oltre sei mesi, per cui anche in questo si è ricorso all’affidamento temporaneo all’azienda dell’imprenditore Francesco Nasta, da sempre presente alla Reggia; ma nonostante la spesa, anche qualche giorno fa i contatori sono saltati. Tra ottobre e novembre dovrebbe poi essere affidata l’appalto temporaneo per la pulizia degli Appartamenti, per cui la Reggia chiederà alla ditta vincitrice, tenendo conto delle peculiarità delle stanze, la presenza di figure tecniche di primo livello, dal chimico al restauratore; si tratterà di un mini-appalto di circa 5 mesi, per un importo sotto soglia pari a 130 mila euro (la soglia per i servizi di pulizia, oltre il quale diventa obbligatorio effettuare gara d’appalto, è di 135mila euro). Nel frattempo l’ufficio gare della Reggia avrà il tempo tecnico per preparare un bando per un appalto più lungo e oneroso. Tra qualche giorno infine entrerà in funzione il servizio di bagni a pagamento, ubicati sul percorso di uscita dagli Appartamenti Storici; sarà un’ulteriore opportunità per i turisti, che potranno usufruire, pagando poche decine di centesimi di euro, di servizi igienici sempre puliti per la presenza costante di un addetto; non sarà così per gli altri bagni, quelli gratuiti, in cui gli addetti sono meno presenti.