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Continuano le polemiche in città dopo la bocciatura del piano di riequilibrio pluriennale 2016 del Comune di Caserta da parte della Sezione di Controllo per la Campania della Corte dei Conti.

Dopo il rimpallo delle responsabilità tra l’attuale sindaco di Caserta Carlo Marino e il suo predecessore Pio Del Gaudio, e i chiarimenti dati alla questione dal gruppo consiliare “Speranza per Caserta”, nel dibattito entra pure  l consigliere comunale di Forza Italia e capogruppo forzista in Provincia Alessio Dello Stritto.

Ribattendo alle accuse del sindaco di Marino alla passata amministrazione di  centrodestra guidata da Del Gaudio, Dello Stritto commenta: “Ormai abbiamo compreso la tattica di Marino: quando si trova in difficoltà, anziché fare ammenda dei propri errori, il sindaco straparla accusando l’avversario del momento. Lo ha fatto con la vicenda del biodigestore, lo sta facendo oggi dopo la sonora bocciatura della Corte dei Conti di cui la sua Amministrazione è unica responsabile”.

“Con il suo j’accuse Marino cerca di nascondere il proprio fallimento sotto al tappeto, ma non esiste un tappeto tanto grande – continua Dello Stritto – I rilievi della Corte dei Conti, sezione controllo Enti, sono chiari e certificano unicamente l’incapacità dell’amministrazione di centrosinistra palesatasi nella difficoltà a chiudere uno stato passivo che si trascina inspiegabilmente da anni e ad incassare i crediti vantati dal Comune. Marino risponda a queste criticità che dipendono esclusivamente dalla sua gestione, invece di confondere le acque addossando responsabilità al centrodestra. E’ stato talmente lesto a scaricare le colpe che non si è neanche reso conto di aver tirato in ballo in questo modo la gran parte dei consiglieri della sua attuale maggioranza che erano al governo proprio nella precedente amministrazione. A questo punto due possono essere le spiegazioni: o il sindaco è stato colpito da un’amnesia oppure ha una considerazione talmente bassa dei suoi consiglieri comunali da dimenticarsene addirittura. Dopo la bocciatura ci saremmo aspettati uno scatto di orgoglio ed un impegno a cambiare rotta nell’esclusivo interesse della Città”.

Poi conclude: “Tutto questo non è accaduto, ancora una volta, ed i cittadini dovranno ora pagarne le conseguenze”.