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Marcianise (Ce) – Dopo le minacce di chiudere l’ospedale cittadino a causa delle montagne di rifiuti ammassati nel piazzale antistante e dopo il botta e risposta con l’opposizione alla sua amministrazione, il sindaco di Marcianise Antonello Velardi torna sulla questione dei rifiuti del nosocomio.

C’è qualcosa che non mi torna – dichiara il primo cittadino. Mi riferisco al servizio di raccolta dei rifiuti nell’ospedale di Marcianise. Avete seguito ciò che è accaduto in questi giorni, con una serie di controlli a raffica da parte nostra e la contestazione della mancata differenziazione dell’immondizia prodotta dal nosocomio. A distanza di giorni non è cambiato proprio nulla, nonostante le nostre ripetute diffide“.

Gli addetti di Marcianise Servizi, nel ritirare la spazzatura, si sono ritrovati con i rifiuti raccolti alla rinfusa, senza alcuna differenziazione come si può vedere nelle foto. Sul posto è arrivata la Polizia Municipale e le buste sono state aperte, provvedendo ovviamente alla contestazione. Tra i sacchi c’era anche un bustone nero, pieno di carta e di residui del cibo. L’ufficiale della municipale intervenuto sul posto ha provveduto a repertare il tutto e ad elevare l’ennesima contravvenzione.

Ho perso il conto delle multe che siamo stati costretti a fare finora – continua il sindaco Velardi. Dicevo che qualcosa non mi torna. Che cosa fa la ditta che ha vinto l’appalto per le pulizie all’interno dell’ospedale? Perché non provvede a differenziare i rifiuti raccolti? Perché non si attiene alla contestazioni che la direzione sanitaria del presidio ospedaliero le ha ripetutamente fatto, sulla scorta di un verbale redatto da me e dal responsabile di Marcianise Servizi ad ottobre scorso? Perché non hanno effetto tali contestazioni?

Se fosse accaduto tutto questo al Comune di Marcianise la ditta sarebbe stata già esclusa, ad horas, e sostituita con un’altra. Spero che la direzione generale dell’Asl lo faccia speditamente, come d’altronde ha assicurato in una risposta ad una mia contestazione inviata la vigilia di ferragosto. Se ciò non avviene, vuol dire che questa ditta – che io neanche conosco – si muove fuori dalle norme ed è coperta da qualche mammasantissima dell’Asl. Da qualche funzionario o dirigente maneggione che ha pilotato l’appalto e ora non può fare marcia indietro. Ovviamente ciò costituisce reato, e come tutti i reati va perseguito anche se siamo in un Paese delle banane, cioè siamo in Italia”.

La ripetuta contestazione – conclude il primo cittadino di Marcianise – significa grave inadempienza, quindi non c’è clausola (neanche posticcia, di favore) che tiene. La ripetuta contestazione in materie delicate come quelle dell’igiene collettiva in un luogo pubblico, l’ospedale in particolare, implica una serie di responsabilità e di doveri anche in capo al sindaco. Lo dico per quei soloni che parlano a vanvera e, pur nulla sapendo, gridano allo scandalo di fronte all’ipotesi della chiusura dell’ospedale. Aggiungo una considerazione personale: se non si riesce a fare semplicemente la raccolta differenziata dei rifiuti, come si può tenere l’ospedale sgombero dai rifiuti stessi? Cioè, per parlarci chiaro, come si fa a tenere pulito quel luogo? L’ospedale è pulito o è sporco? Certo, ci sono molte responsabilità da parte dell’utenza ma proprio per questo una pubblica amministrazione ha a disposizione lo strumento dei controlli e anche delle pene per chi non osserva le norme. Utenza compresa“.