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Il presidente della commissione Antimafia, Nicola Morra, si è detto “esterrefatto” al termine della deposizione odierna di Giulio Romano, direttore generale detenuti del Dipartimento Amministrazione Penitenziaria (Dap), dimessosi lo scorso 23 maggio. Morra lo ha invitato a ritornare in commissione, convocandolo per la giornata di domani (17 giugno) per proseguire l’audizione. Romano, infatti, sulla scarcerazione del boss Pasquale Zagaria (avvenuta durante il periodo del coronavirus), ha dichiarato “essersi trattato di un errore, una svista di un ufficio come quello sanitario già sovraccarico di lavoro“. “È stato accertato un errore nell’indicazione della posta elettronica del dipendente del Tribunale di Sassari, imputabile all’ufficio e al personale della direzione che io dirigevo“, ha proseguito Romano. Il problema, nello specifico, sarebbe da attribuire al sistema ‘Calliope’ che consente di ottenere una “ricevuta alla posta pec“, mentre se l’invio avviene da un indirizzo di posta ordinaria “non sai se è arrivata“. Di questo problema “nessuno si era reso conto in precedenza e il problema ancora oggi è irrisolto“. Pasquale Zagaria, fratello del superboss Michele Zagaria, è considerato la mente economica del clan dei Casalesi e si consegnò alle forze dell’ordine nel giugno del 2007 dopo diciassette anni di latitanza.