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Roma – Al termine della procedura estradizionale, oggi presso l’aeroporto di Fiumicino è stato consegnato alle autorità francesi Endri Elezi, 29enne albanese accusato di armato, fornendo un fucile mitragliatore kalashnikov AK 47 ed una pistola semiautomatica, il terrorista che la notte del 14 luglio del 2016, guidando un tir lungo la Promenade des Anglais di Nizza, e sparando all’impazzata sulla folla che festeggiava la festa nazionale francese, ha ucciso 86 persone ferendone altre 306.
Nei suoi confronti il mese scorso si è sviluppata un’intensa attività di cooperazione internazionale tra l’antiterrorismo francese Sdat (Sous Direction Antiterroriste) e lo Scip (Servizio per la Cooperazione Internazionale di polizia) della Direzione centrale della Polizia criminale, guidata dal prefetto Vittorio Rizzi.
Lo scambio informativo, e l’attivazione dell’antiterrorismo italiano – Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione – hanno permesso in pochi giorni di scoprire il luogo dove Elezi viveva, a Sparanise (Ce), ed arrestarlo con un blitz lo scorso 21 aprile.
L’uomo, quasi sconosciuto agli archivi criminali, era ricercato in tutta Europa con un mandato d’arresto europeo ed una ‘Red notice’ di Interpol (un avviso di localizzazione e cattura di persona ricercata da un’autorità giudiziaria o tribunale internazionale), emesse dalle autorità parigine.