- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Caserta – Alla Reggia ritornano ad essere esposte al pubblico due opere della collezione Terrae Motus dopo gli interventi di restauro a cui sono state sottoposte.

I lavori, eseguiti dalla Ditta Rava & C. di Antonio Rava, hanno riguardato l’opera Terrae Motus di Mario Merz del 1984 e l’opera Autogobierno di Pietro Gilardi del 1986.

All’opera di Mario Merz è stata ripristinata l’illuminazione dei numeri a neon che rappresentano la prima parte della serie matematica di Fibonacci, collocata sullo sfondo dipinto del Vesuvio: per l’artista nella natura tutto è perfetto e si muove secondo regole matematiche, anche i terremoti, che si diramano armonicamente da un epicentro dal quale si espandono, diventando segno della forza distruttrice della natura.

Sull’opera di Pietro Gilardi è stata eseguita un’operazione particolarmente delicata a causa delle difficoltà nel trattamento dei materiali con cui è realizzata.

L’opera rievoca l’esperienza vissuta da Gilardi nel Barrio Tepito di Città del Messico, dove le vecinidades si auto-organizzarono per la ricostruzione dopo il terremoto del 19 settembre 1985, e rappresenta tre muratori intenti a costruire un muro su cui si legge la parola Autogobierno, intesa come autogestione e autonomia costruttiva, necessarie nei momenti di crisi e nei disastri naturali.

Intanto un’altra opera della collezione di Lucio Amelio è partita da Caserta, alla volta di Torino, per essere restaurato.

In questo caso si tratta del lavoro su tela di Anselm Kiefer, ispirato alla battaglia di Waterloo, prelevato ieri dai tecnici piemontesi della Fondazione Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale a seguito della convenzione triennale stipulata a febbraio scorso con  la Reggia di Caserta che prevede resturi didattici realizzati da docenti e studenti del corso magistrale di laurea in Conservazione e Restauro dell’Università di Torino.