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Caserta – L’UGL Caserta attraverso una nota stampa annuncia lo stato di agitazione dei lavoratori della Teknoservice dopo il licenziamento, secondo il sindacato illegittimo, di due dipendenti dell’azienda. Di seguito, pubblichiamo il comunicato integrale.

Appaiono piuttosto superficiali le motivazioni con cui la Teknoservice s.r.l. ha disposto il licenziamento, senza preavviso, di due lavoratori del cantiere di igiene urbana del Comune di Cancello ed Arnone, tra cui anche il nostro rappresentante sindacale. Queste le reazioni a caldo del Dirigente Provinciale della UGL Caserta Guarino Giovanni, che in data odierna ha trasmesso un comunicato stampa agli organi di stampa. È inaccettabile, grave e incomprensibile, che un’azienda possa licenziare due lavoratori, motivando la scelta sulle dichiarazioni fatte da un operaio, senza che queste siano state accuratamente analizzate e verificate, al fine di riscontrare l’attendibilità delle stesse.

Riepilogando con ordine quanto accaduto, l’azienda giorno 11 settembre recapita ai due lavoratori una contestazione ed una sospensione cautelare in seguito al mancato servizio di raccolta in una strada, portando a conoscenza degli stessi la presunta espressione avuta nei confronti di tre operai, tra cui anche un neo-assunto, ai quali, l’azienda afferma, sia stato detto che in quella strada non dovevano raccogliere i rifiuti perché i residenti non lo meritavano. In seduta di audizione, il consulente del lavoro ci informa che l’episodio è grave perché denunciato (e qui nemmeno è chiaro se direttamente da un pubblico ufficiale o in presenza dello stesso) in seguito, sembra, alla dichiarazione resa da uno dei tre lavoratori oggetto della disposizione discriminatoria. Addirittura, sembra che, il lavoratore che ha accusato i due licenziati, sia uno dei neo-assunti, in forza al cantiere r.s.u. di Cancello ed Arnone da appena due mesi (e questa già la dice lunga), e la dichiarazione sia stata presentata presso il Comune di Cancello ed Arnone.

La curiosità dell’episodio ha insospettito i due accusati che, nelle ore immediatamente successive all’informazione, hanno avviato delle indagini sull’accaduto, acquisendo in poche ore, prove e testimonianze sulla questione, cosa che probabilmente avrebbe dovuto fare l’azienda. Ma non solo, dai colloqui con alcuni soggetti coinvolti, i lavoratori licenziati avrebbero acquisito una serie di rivelazioni che implicherebbero qualche politico, chiarendo in parte che il tutto sembra solo frutto di un’azione mal congeniata, che avrà di sicuro conseguenze penali per l’attore principale e quello non protagonista. Si! Perché i lavoratori accusati hanno immediatamente incaricare un pool di avvocati, civili e penali, per far luce su eventuali mandanti, o figure oscure che si celano dietro questo malfatto, a dir il vero sembra sia già stata presentata una querela.

Mentre, per quanto riguarda l’ambito lavorativo, viste le nette contraddizioni sulla vicenda, sia nella forma che nella sostanza è stato proclamato lo stato di agitazione, chiesto l’intervento dell’ispettorato del lavoro di Caserta e indetto un sit-in di protesta, che si terrà per il prossimo mercoledì 26 settembre dalle 10:00 alle 12:30 dinanzi al Comune. La vicenda presenta molti lati oscuri, per i quali riteniamo necessario concentrare i nostri sforzi per dare delle risposte a chi oggi si sente vittima di un complotto.

Infatti, ammesso che quanto raccontato dall’operaio sia vero, appare davvero inquietante che un dipendente appena assunto dalla TeKnoservice s.r.l., invece di informare la propria azienda, con cui è in corso il rapporto lavorativo, si rechi spontaneamente al Comune per rilasciare una dichiarazione, a maggior ragione se queste sono relative a questioni di carattere organizzativo e sono di stretta competenza dei responsabili aziendali, i quali, in linea con quanto previsto dal regolamentato dai provvedimenti disciplinari, avrebbero dovuto sanzionare il lavoratore per rivelazione di segreti
aziendali. Inoltre, le dichiarazioni per le quali l’azienda ha deciso di sospendere in origine i lavoratori, non sono mai state mostrate ai diretti interessati ne al sindacato in sede di audizione, lasciando intendere più che dimostrare, anche perché l’autista e l’altro operatore, chiamati in causa dell’operatore ecologico neo-assunto, hanno negato fin dall’inizio l’episodio, rilasciando ai legali dei licenziati anche una dichiarazione spontanea affermando il contrario. Ma il fatto ancor più grave, che supponiamo sia stato trascurato dall’azienda che, la strada interessata, non era nemmeno di competenza degli operai indicati nella contestazione, ma di altri operatori. Insomma, sembra che l’azienda abbia compiuto un vero e proprio pasticcio che rischia oltretutto di compromette le relazioni industriali tra la UGL Caserta e la Teknoservice s.r.l..

Nel caso in cui l’azienda non conceda la possibilità ai lavoratori licenziati di esporre le prove a loro discolpa, questo accrescerebbe la nostra ipotesi, circa il fatto che qualche politico oscuro abbia commissionato i licenziamenti per vendicarsi contro questi lavoratori, vista la strana coincidenza con le numerose richieste per acquisire chiarimenti sulle nuove assunzioni, presentata dal sindacato in seguito alla segnalazione dei due lavoratori perché sembra che i neoassunti, non presentino nemmeno i requisiti minimi di assunzione, perché sprovvisti di patente di categoria A e B, come è sconosciuta la procedura utilizzata dall’azienda sui principi ed i criteri con i quali siano stati individuati, poiché è certo che gli stessi non provengono dalle liste dell’ex Consorzio Unico di Bacino, ed in coincidenza anche con il recente episodio che ci segnalò un lavoratore, il quale fu avvicinato dal sindaco di Cancello ed Arnone per chiedergli a quale sindacato lo stesso aderisse esprimendo allo stesso la sua contrarietà all’adesione alla UGL di Caserta.

Riteniamo fermamente che i licenziamenti siano del tutto illegittimi, ragion per cui, è stato chiesto un immediato intervento dell’ispettorato del lavoro e della Prefettura di Caserta, allo scopo di indurre l’azienda a ritrattare sui licenziamenti e ritirarli. Siamo un sindacato, e come tutti siamo a favore anche dell’occupazione, sempreché questo non produca povertà in altre famiglie.