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Caserta – Sono tornati liberi da ieri sera, cinque giorni prima della scadenza naturale della misura, i diciannove agenti della Penitenziaria che erano ristretti ai arresti domiciliari nell’ambito del procedimento per le violenze ai danni dei detenuti avvenute nel carcere di Santa Maria Capua Vetere il sei aprile 2020. Tra gli indagati tornati liberi gli ufficiali della Penitenziaria Gaetano Manganelli, Pasquale Colucci, Anna Rita Costanzo, il sovrintendente Salvatore Mezzarano.
Il Gup Pasquale D’Angelo ha dato il via libera in vista del Natale disponendo per i poliziotti solo l’obbligo di dimora nel comune di residenza. La Procura di Santa Maria Capua Vetere aveva presentato istanza di proroga degli arresti ma il Gup D’Angelo, davanti al quale è iniziata il 15 dicembre scorso l’udienza preliminare per 108 agenti e funzionari del Dap (tra cui i 20 agli arresti), l’ha rigettata; e ieri ha deciso di far trascorrere il natale in libertà ai poliziotti ristretti ormai dal 28 giugno scorso, quando furono eseguite le prime ordinanze di custodia cautelare; gli agenti sarebbero tornati liberi in ogni caso dal 28 dicembre prossimo, ma il Gip ha anticipato la liberazione con emissione però di una misura che comunque ne limita la libertà di movimento. La stessa Procura di Santa Maria Capua Vetere (Aggiunto Alessandro Milita e sostituti Daniela Pannone e Alessandra Pinto), nella richiesta di proroga degli arresti, aveva chiesto in subordine l’applicazione comunque di alcuni obblighi nei confronti degli agenti. Qualche difensore degli agenti, come l’avvocato Michele Spina, si è detto sorpreso della nuova misura che ha sostituito i domiciliari. “Speravamo – spiega il professionista – che scadessero i sei mesi di custodia cautelare e i poliziotti potessero finalmente tornare liberi da ogni limitazione. Ormai il processo è iniziato, non vedo quali esigenze cautelari vi siano”.