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Caserta – “Sono passati 9 anni ma noi non vogliamo dimenticare le vittime della strade di Castel Volturno”. Lo dice con forza Emanuela Borrelli, responsabile per le Politiche sociali della Cgil Caserta, presente oggi alla cerimonia di commemorazione dei ghanesi uccisi dai killer dell’ala stragista dei Casalesi il 18 settembre del 2008. Per la strage la Suprema Corte di Cassazione ha conferm­ato la condanna all’­ergastolo per Giusep­pe Setola, Giovanni Letizia, Alessandro Cirillo e Davide Gra­nato, e la pena a 28 anni e 6 mesi di rec­lusione per Antonio Alluce; la Corte ha inoltre riconosciuto l’aggravante dell’odio razziale. In sei morirono all’istante sotto le decine di proiettili esplosi dai kalashnikov di Setola e soci: Kwadwo Owusu Wiafe, Ibrahim Alhaji, Karim Yakubu (detto “Awanga”), Kuame Antwi Julius Francis, Justice Sonny Abu, e Eric Affun Yeboah, questi i nomi delle vittime, cui si aggiunse qualche anno più tardi, nel 2012, l’unico superstite del massacro, Joseph Ayimbora, morto per cause naturali.  “Non vogliamo dimenticare quelle vite spezzate – aggiunge la Borrelli – e non vogliamo dimenticare il giovane Joseph, la settima vittima. Non vogliamo dimenticare che da quella strage ad oggi non sono mancate ulteriori tensioni a Castel Volturno, così come non vogliamo dimenticare che questa terra merita un futuro migliore, per tutti i suoi cittadini, italiani e stranieri.  Dal nostro intervento quotidiano su questo suolo possiamo rilevare quanto siano numerose e complesse le problematiche che vi si concentrano, ma solo rimettendo al centro il tema della legalità e della regolarizzazione dei migranti e richiedenti asilo presenti sul territorio, e consentendo interventi economici programmati,  mirati ed adeguati, si potrà assicurare a questo luogo di riaffermare il suo ruolo di risorsa economica, sociale e culturale fondamentale per tutto il Paese. Proprio per queste ragioni abbiamo accolto con favore l’arrivo del Commissario straordinario del Governo per l’area del comune di Castel Volturno, che chiederemo di incontrare al più presto. Solo un’azione concertata con tutti gli attori del territorio, dall’amministrazione alle associazioni  e ai sindacati, potrà garantire una svolta positiva e definitiva a Castelvolturno” conclude la Borrelli.