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Il presidente degli Stati Uniti d’America, Donald Trump, non potrà più bloccare alcun utente su Twitter, almeno sul suo account istituzionale. Un tribunale di New York ha infatti stabilito che Trump nel bloccare utenti attraverso il suo account viola il primo emendamento della Costituzione, quello che riguarda la libertà di parola e di espressione. Essendo @realDonaldTrump un account ufficiale e non personale, questo emendamento viene violato. Bloccare qualcuno su Twitter significa impedirgli di interagire con il proprio account in qualsiasi modo: la persona bloccata non può nemmeno vedere i tweet di chi lo ha bloccato. Nel suo parere di 75 pagine, la giudice ha spiegato che Trump usa spesso Twitter per comunicare e spiegare le sue decisioni politiche, decisioni che “possono essere prese solo dal presidente in quanto presidente”: impedire a qualcuno di fruire di queste informazioni è quindi in parte un atto di censura.