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Napoli – Avviato oggi, in una riunione congiunta delle commissioni Welfare e Politiche per la casa, presiedute rispettivamente da Maria Caniglia e Vincenzo Solombrino, un confronto sulla possibilità di assegnare alloggi comunali alle donne vittime di violenza in fuoriuscita da percorsi di protezione. La riunione ha visto la partecipazione dell’assessora con delega ai Centri antiviolenza, Laura Marmorale, e della Delegata del Sindaco alle Pari opportunità, Simona Marino. La riunione è stata richiesta dalla consigliera Laura Bismuto, in seguito all’approvazione all’unanimità, nel corso dello scorso Consiglio comunale, di un ordine del giorno che impegna l’amministrazione comunale a prevedere uno strumento che consenta alle donne che denunciano violenze familiari di ottenere, in maniera rapida e prioritaria, un tetto per sé e per i propri figli.

E’ importante, ha spiegato l’assessora Marmorale, individuare procedure per l’assegnazione di alloggi comunali o di beni confiscati alla criminalità organizzata a vittime di violenza di genere, per favorire un percorso di fuoriuscita dai percorsi di protezione previsti per chi denuncia. Un tema trasversale, che investe diversi assessorati e servizi, e che richiede precisi stanziamenti in bilancio.

La Delegata alle pari opportunità, Simona Marino, ha individuato nel co-housing un utile strumento di emancipazione delle donne vittime di violenza, una volta terminato il percorso di protezione. Sono due le strade percorribili, già sperimentate in altre realtà locali: la previsione di borse-alloggio per il co-housing, di una durata massima di 12 mesi, durante i quali avviare percorsi di formazione e di avviamento al lavoro; la possibilità di destinare al co-housing beni confiscati alla criminalità organizzata, in partenariato con le associazioni o attraverso la partecipazione ai bandi della Fondazione per il Sud.

Al termine della riunione, durante la quale, oltre alla consigliera Bismuto (Dema), sono intervenuti i consiglieri Gaudini (Verdi); Moretto (Prima Napoli), Quaglietta (Partito Democratico) e Matano (Movimento 5 Stelle), i presidenti Caniglia e Solombrino hanno concluso che, per valutare le soluzioni illustrate, è necessario un confronto con gli assessorati competenti – Patrimonio e Politiche per la Casa – che, pur invitati, non sono stati presenti oggi, per sopraggiunti impegni istituzionali; la loro assenza è stata fortemente stigmatizzata dai presidenti e da diversi consiglieri intervenuti.