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Viva preoccupazione” sul futuro dello stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco (Napoli), è stata espressa oggi dall’amministrazione comunale locale guidata dal sindaco Raffaele Russo in seguito a quanto affermato ieri dal Ceo della società, Carlos Tavares, che ha indicato il Giambattista Vico tra le fabbriche i cui posti di lavoro sarebbero più a rischio per effetto delle politiche del Governo in materia di incentivi per l’automotive. L’amministrazione comunale, nel rivendicare “il diritto ad essere presenti in ogni incontro istituzionale dove si discuterà delle prospettive dello stabilimento Stellantis di Pomigliano” e dell’indotto automobilistico del territorio, ha sottolineato anche che la situazione “non impatta solamente sui lavoratori direttamente coinvolti, ma ha un effetto dominante sull’ecosistema delle piccole e medie imprese locali”. “Ci troviamo di fronte a una potenziale realtà futura che presenta sfide complesse – hanno concluso – interessando le dimensioni economiche, sociali e ambientali vitali per il nostro tessuto comunitario. È fondamentale che le decisioni future riflettano le necessità di tutti gli stakeholder coinvolti, dalla forza lavoro alle aziende, passando per la comunità locale fino all’ambiente circostante. Ci dichiariamo pronti a cooperare con i sindacati metalmeccanici – hanno concluso dal Comune – contribuire attivamente e fare quanto in nostro potere per assicurare che le decisioni prese siano sostenibili, equilibrate e tutelino l’occupazione e la prosperità economica della nostra Città”.

“La politica smetta di attaccare l’industria italiana e proponga qualcosa di costruttivo. Quella che si è accesa è una diatriba politica in seguito ai continui attacchi da parte del Governo a Stellantis e all’assenza di incentivi sulle auto”. A dirlo il segretario generale Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, commentando le dichiarazioni dell’Ad di Stellantis, Carlos Tavares, sugli stabilimenti del Gruppo di Pomigliano d’Arco e Mirafiori. “Le parole di Tavares ci lasciano perplessi, solo qualche giorno fa, lo stesso amministratore delegato aveva detto che i siti produttivi italiani erano molto competitivi, in particolar modo Pomigliano dove oggi si producono Panda e Tonale. Aveva anche affermato – ha ricordato Auriemma – che quella competitività era dovuta alla disponibilità e alla professionalità dei lavoratori dello stabilimento campano che, in questi anni, sono stati disponibili a seguire le strategie aziendali utilizzando le diverse turnazioni che hanno portato a Pomigliano trasfertisti da altri stabilimenti italiani del Gruppo”.
“Nel 2023, a Pomigliano sono state prodotte 215mila vetture – ha ricordato il leader della Uilm Campania – e la previsione per il 2024 è di arrivare a 250mila auto. Ci sembra chiaro che Pomigliano sia uno stabilimento affidabile e produttivo. Al contempo, però Stellantis, così come ha fatto Fca, deve anche assumersi le proprie responsabilità e dare garanzie alle aziende dell’indotto che sono in Campania e non solo”.
Come sindacato, indubbiamente, difenderemo i lavoratori e lo stabilimento campano e, nell’ambito degli incontri che sono iniziati ieri, chiederemo con forza quale sarà il piano industriale. Vogliamo, inoltre, tutele per gli stabilimenti italiani con la speranza che tra Governo e Stellantis si passi da una fase polemica e confusa a proposte concrete per salvaguardare la produzione di automobili in Italia anche in previsione della transizione ecologica”, ha concluso Auriemma.