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Napoli – Due anfore in terracotta del I secolo d.C. – tipo dressel 2-4 – di fabbricazione dell’area pompeiana sono state recuperate nelle acque antistanti l’area archeologica di Nora dai Carabinieri del Nucleo per la Tutela del Patrimonio Culturale, con il supporto dei Subacquei e della Motovedetta CC 821 “Cortellessa” di Cagliari, durante dei controlli straordinari ai siti archeologici sommersi. Davanti a Capitana nel Golfo di Cagliari, invece, è stato ritrovato un cannone-mitragliera polivalente di fabbricazione italiana, Breda 20/65 Mod. 1935, utilizzato durante la Seconda Guerra Mondiale sia come arma contraerea che controcarro. L’arma era impiegata sulla maggior parte delle unità della Regia Marina e, in particolare, è risultata essere l’armamento del mercantile armato “Romagna“, nave cisterna adibita al trasporto di carburanti affondata da una mina il 2 agosto del 1943. I reperti recuperati, attualmente in fase di studio da parte dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, rivestono un eccezionale interesse storico-scientifico: le anfore, quale ultima testimonianza, prima dell’eruzione del Vesuvio del 79 d.C., delle rotte commerciali percorse tra l’area pompeiana e la Sardegna, mentre il cannone-mitragliera, una volta ripulito ed opportunamente restaurato, potrà essere esposto al pubblico, testimone anch’esso del nostro recente passato.