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Napoli – Rischio crac per il trasporto pubblico napoletano, la giunta de Magistris respinge al mittente l’ipotesi del fallimento con successiva privatizzazione: “All’Anm diamo 54 milioni all’anno per compensare le risorse regionali insufficienti. Leggo con meraviglia le dichiarazioni rilasciate dal governatore Vincenzo De Luca, secondo il quale l’anno scorso il Comune di Napoli non avrebbe dato neanche un euro all’azienda di trasporto di sua proprietà“. 

A lanciare la controffensiva all’indirizzo di Palazzo Santa Lucia è l’assessore comunale alle Infrastrutture e al Trasporto, Mario Calabrese: “È opportuno precisare che lo scorso anno il Comune di Napoli ha pagato all’Anm 54 milioni di euro, comprensivi di Iva, per i servizi effettuati nel 2017. Si tratta di risorse proprie destinate al trasporto pubblico locale per compensare l’insufficienza delle risorse destinate dalla regione Campania a valere sul fondo nazionale trasporto. Se qualcuno ritiene necessario possiamo esibire i relativi mandati di pagamento e gli estratti conti bancari che lo confermano. Voglio inoltre ricordare che il Comune di Napoli è l’unico che partecipa a sostenere il costo dei servizi minimi di trasporto che per legge nazionale dovrebbero essere interamente coperti dalla Regione“. A questo punto Calabrese entra nel merito della querelle riservando una tirata d’orecchie anche alla Regione Campania, la quale avrebbe “destinato ai servizi di trasporto urbano della terza città di Italia soltanto 58,4 milioni di euro a fronte di un fabbisogno, determinato utilizzando le metodologie definite dal ministero dei Trasporti, di circa 120 milioni di euro. Il Comune quindi si è fatto in passato e si sta facendo ancora oggi carico di una insufficienza delle risorse di settore destinate dalla Regione Campania alla città di Napoli. La stessa Regione, in atti approvati negli scorsi anni, ha riconosciuto che le risorse che oggi trasferisce sono del tutto insufficienti. Voglio inoltre sottolineare – è la stilettata conclusiva – che la stessa Regione Campania ha istituito con delibera del 2017 un tavolo interistituzionale con il Comune per individuare di concerto le più opportune forme di gestione e finanziamento del trasporto in città. Questo tavolo è stato convocato dalla Regione una sola volta nel 2017 e, a tutt’oggi, non ha prodotto ancora alcun risultato“.