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Napoli – Bufera Anm, la replica stizzita del governatore non si è fatta attendere. E ancora una volta è muro contro muro con il primo cittadino partenopeo: «Il Comune di Napoli quando scadrà il contratto di servizio a fine anno si tirerà fuori e abbandonerà l’Anm al suo destino, questo meriterebbe un dibattito pubblico a Napoli». Così il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel suo spazio settimanale intervenendo a Lira Tv. De Luca ha ricordato che «la Regione Campania ha risanato l’Eav, ha aperto i concorsi per 350 addetti, ha in atto una vertenza sindacale in cui l’azienda avrà rispetto per tutti, con un’apertura sullo straordinario da pagare ma senza sottostare ai ricatti di chi blocca il treno dicendo che per mezz’ora di straordinario vuole 350 euro. Poi abbiamo l’emergenza che riguarda l’Anm di proprietà del Comune di Napoli che è stata portata al disastro, con i libri in Tribunale e un delegato del Tribunale che deve seguire la vicenda».

Il governatore, rispondendo indirettamente alla replica di stamattina del sindacoLuigi de Magistris, ha ricostruito la vicenda: «Due anni fa il Comune di Napoli aveva comunicato che voleva mantenere la gestione in house, ora ci ha detto che non vuole gestire niente. Bene. Bisognerebbe fare una gara per affidare il servizio a un soggetto terzo ma per fare una gara ci vogliono due anni perché sarebbe una gara europea, quindi se partiamo da dicembre se ne parla tra due anni e intanto che succede? Bisognerebbe prorogare il servizio ma per farlo dobbiamo sapere quali sono le risorse che si mettono a disposizione: oggi gli stipendi ai dipendenti dell’Anm vengono pagati dalla Regione, che versa 58 milioni e mezzo ogni anno, mentre il Comune di Napoli neanche un euro. Nel 2019 si stanziano magari sulla carta le risorse e se va bene si paga l’anno dopo, ignorando il fatto che gli stipendi si pagano ogni mese, le manutenzioni e i fornitori vanno pagati. Si apre quindi una fase di precarietà e pericolo per oltre duemila dipendenti».