- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Napoli – “Pizza a casa, piacere a domicilio” è la campagna lanciata dall’Associazione dei PizzaiUoli Napoletani per rispondere alla crisi determinata dalla nuova ondata di contagi da Covid. L’iniziativa, promossa dal presidente Sergio Miccù, mira a sensibilizzare i clienti sulle difficoltà riscontrate dalla categoria.

Le perdite sono state ingenti. – spiega Miccù al telefono – Non si può fare una stima precisa, ma il fatturato di tutti i pizzaioli si è ridotto almeno del 50%. Per alcuni la situazione è anche peggiore, come per quelli che lavorano vicino agli uffici e che hanno visto azzerate tutte le entrate a causa dello smart working”.

Le restrizioni del governo ci impongono lo stop all’asporto alle 18 di sera, ma la consegna a domicilio può proseguire oltre quell’ora. – prosegue Miccù – Come associazione vogliamo solo sensibilizzare le persone, e far capire loro che nonostante le nuove regole siamo aperti e continuiamo a lavorare anche di giorno. Per questo occorre riscoprire la vecchia abitudine di chiamare la pizza a domicilio, facendolo anche per pranzo e naturalmente per cena, sicuri che in questo modo aiuteremo il nostro settore che è strategico per il territorio”.

La Pizza ha sempre dimostrato di saper affrontare e superare le crisi più gravi – si legge nel comunicato dell’Associazione – sia quelle sanitarie sia socio-economiche. Anche stavolta ne siamo certi sarà grazie alla Pizza che potremo ripartire. Per farlo chiediamo a tutti di ordinare una Pizza a domicilio, così da sostenere concretamente il settore e le attività”. 

Alla domanda se l’associazione è intenzionata ad organizzare manifestazioni, Miccù risponde:Non vogliamo scendere in piazza per non creare assembramenti. Per questo non eravamo presenti neanche alle scorse manifestazioni. La nostra iniziativa è esclusivamente destinata a sensibilizzare i cittadini”. 

Sulle richieste alla Regione ed al Governo Miccù specifica: “L’associazione è apolitica e non fa richieste precise, se non quella di ricevere i sostegni promessi dal Governo nel caso in cui la Campania diventasse zona rossa. Per ora aspettiamo per capire di quali aiuti si parla e a chi saranno destinati”.