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Napoli – Fondi neri, corruzione, appalti pilotati: è per queste accuse che la Guardia di Finanza ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere per il sindaco di Torre del Greco (Napoli), Ciro Borriello, e di altre cinque persone. Si tratta dei rappresentanti della società Fratelli Balsamo Srl e di altri due imprenditori di Torre del Greco. Il giudice per le indagini preliminari che ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare parla di “mercimonio della funzione pubblica svolta dal sindaco”. È stato documentato che la società dei fratelli Balsamo aveva una gran disponibilità di soldi che usava per pagare lautamente  il sindaco durante incontri  mensili che avvenivano in luoghi appartati, senza i telefoni cellulari, con passaggi da un’auto all’altra. Nonostante tutte le precauzioni prese i soggetti sono stati tutti videoripresi dalla Guardia di Finanza. La società dei fratelli Balsamo usava degli artifici contabili per riuscire a creare ‘fondi neri’. Innazitutto grazie a rapporti fittizi con altre societa’ dell’indotto ecologico, per esempio il distributore di carburanti dei fratelli Poeti, anche loro coinvolti nell’operazione di questa mattina che ha portato a sei ordinanze cautelari. Pertanto venivano emesse e ricevute fatture per operazioni del tutto inesistenti per attività che non venivano svolte, come ad esempio la raccolta dei rifiuti che non avveniva per il comune di Torre del Greco. Ma l’ingresso dei fratelli Balsamo nell’appalto connota dei problemi in ordine alla legittimità dello stesso. La società era subentrata alla ditta Ego Eco con un importo complesso di 30 milioni e con procedure che sono finite nella lente d’ingrandimento della Procura di Napoli. Tra le iniziative amministrative poste in essere proprio dal Sindaco di Torre Del Greco, Ciro Borriello, si annoverano infatti i rigidissimi controlli sull’esecuzione del servizio svolto dalla Ego Eco, finanche in prima persona e di notte, per cercare di contestare quante più penalità possibili.