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Napoli – Nella riunione di oggi le commissioni Welfare, presieduta da Maria Caniglia, e Scuola, presieduta da Luigi Felaco, hanno incontrato l’assessora Laura Marmorale, che ha illustrato una proposta di modifica del Regolamento degli asili nido comunali, elaborata anche con l’assessora all’Istruzione Annamaria Palmieri, per facilitare l’accesso ad alcuni asili nido comunali per i bambini figli di donne vittime di violenza, ospiti dell’unica casa protetta che si trova sul territorio cittadino.

Una proposta di modifica del Regolamento sugli asili nido che si intende discutere con le commissioni, per elaborare soluzioni praticabili e condivise da tutti.

L’assessora Marmorale ha spiegato che il problema nasce nell’unica casa protetta per donne vittime di violenza che si trova sul territorio cittadino (le altre sono nell’area metropolitana): se una donna ospite della struttura ha figli in età prescolare, il bambino o la bambina vengono ad oggi iscritti in un asilo nido privato nelle vicinanze, essendo impossibile – tenuto conto anche del carattere di emergenza della situazione – poter rientrare per tempo nelle graduatorie degli iscritti  negli asili comunali del quartiere. L’iscrizione al nido privato – sono due i bambini che ora lo frequentano – ha dei costi che vengono prelevati dal finanziamento complessivo per la struttura.

La proposta è quella di riservare un posto, in uno degli asili nido della Municipalità nella quale c’è la casa protetta, ai figli di queste donne. E’ necessario tuttavia un ampio confronto per capire come realizzare questa misura, senza penalizzare gli altri piccoli aventi diritto.

Nel dibattito sono emerse diverse ipotesi: il presidente Felaco ha accolto con favore la proposta, evidenziando che è necessario un ripensamento del Regolamento anche per altri aspetti. Inoltre non è mai partita nelle scuole la DOA (Dotazione Organica Aggiuntiva) che consentirebbe di far fronte a questa esigenza. Non potendo prevedere per tempo se e quando un bambino ospite della casa dovrà frequentare l’asilo nido, ha precisato la consigliera Rosaria Galiero (Napoli in Comune a Sinistra), potrebbe essere utile stabilire che,  negli asili di nido di quella Municipalità, ci siano uno o due educatori in più da impiegare a supporto,  in caso di necessità. Per il consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli) il rischio è che per semplificare un problema se ne crei un altro: bisogna per forza ragionare sui numeri, il costo dell’asilo nido privato sarebbe molto più basso del costo di nuovo personale da assumere a supporto degli asili nido. Sempre sulle risorse, la presidente Caniglia ha chiesto quanto viene speso per l’asilo privato, e nel caso di valutare l’appostamento in bilancio di una somma equivalente che possa finanziare dei voucher per il pagamento della retta scolastica.

Il prossimo step di questo confronto prevederà, da parte dell’assessora Marmorale, una ricognizione dei costi sostenuti in media per gli asili privati, ed un’analisi della proporzione tra bambini ed educatori negli asili nido vicini alla casa protetta, sarà così possibile avere un quadro completo per formulare proposte .