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NAPOLI – “Facciamo come le altre capitali d’Europa, istituiamo anche noi l’assessorato alla notte per regolamentare la movida”. E’ stata la proposta lanciata oggi nella Sala dei Baroni dal consigliere comunale di Napoli Solidale Sergio D’Angelo.

Il rappresentante della maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi ha portato come esempi da seguire Barcellona, Parigi e Berlino. “Non dobbiamo inventarci nulla: solo seguire l’esempio di altre grandi città europee che hanno gli stessi problemi nostri“, ha specificato il consigliere.

D’Angelo ha ricordato che bisogna ugualmente tenere in considerazione gli interessi economici degli esercenti, il diritto al divertimento dei più giovani e la vivibilità e la sicurezza di interi quartieri.

Il rappresentante di Napoli Solidale si è augurato di approfondire la questione nella commissione Attività produttive del Comune di Napoli.

Laddove, nelle prossime settimane, si dovrà tenere conto anche della problematica dei tavolini che, a causa del Covid, sono ancora sistemati liberamente fuori dai locali, sebbene, spesso, invadano oltremodo i marciapiedi e il passaggio pedonale.

Quello della movida è un tema più che mai delicato. Tant’è che su di esso è intervenuto anche il sindaco Manfredi: “Dobbiamo affrontare questa problematica senza contrapposizioni nette, ma tenendo conto dei vari interessi che vengono a confliggere e tenendo presente che dobbiamo, in primis, tutelare il nostro centro storico – ha dichiarato il primo cittadino – Siamo tutti orgogliosi che sia un sito Unesco e che l’altra sera, in tv, sia stato protagonista con la trasmissione di Alberto Angela. Ma era girata di notte, senza persone quindi. Noi, invece, dobbiamo tenere conto di loro. Per questo, oggi, proroghiamo la delibera che permette di sistemare i tavolini all’aperto. Ma da qui al termine dell’emergenza sanitaria fissata dal Governo al 31 marzo, ci impegnamo nei controlli e a creare un nuovo regolamento che faccia da sintesi degli interessi generali e che entri in vigore magari già il 31 marzo, perchè altrimenti, se si mettesse in campo il primo aprile, potrebbe sembrare un Pesce d’aprile. Le misure emergenziali – ha concluso il sindaco – non possono doventare misure normali”.

In attesa del nuovo regolamento (“che non sarà punitivo per nessuno”, ha tenuto a precisare anche l’assessore al turismo e alle attività produttive Teresa Armato), saranno intensificati, quindi, i controlli. Basti pensare che, già la vigilia di Natale, l’area che è finita maggiormente al centro delle misure anti-Covid è stata quella dei baretti di Chiaia che, tra l’altro, nelle ore più ‘calde’, ha visto la presenza diretta dell’assessore alla sicurezza Antonio De Iesu e del comandante del Vigili urbani.

Ora, però, con i casi di contagio in salita (7000 nelle ultime 24 ore), si attende la prova del nove dell’imminente notte di San Silvestro