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Napoli  – «Prima di Pasqua eravamo a un centimetro dal baratro, ora abbiamo un piano che consente di salvare e rilanciare l’azienda di trasporto pubblico della nostra città». Il sindaco Luigi de Magistris, in merito al piano concordatario di Anm presentato oggi e sul quale si pronuncerà il Tribunale di Napoli, vede il bicchiere mezzo pieno. Meno ottimisti si sono però fin qui dimostrati i sindacati, che a più riprese hanno esternato tutte le proprie perplessità, soprattutto davanti all’ipotesi di altri nuovi esuberi.

Il primo cittadino difende però l’operato della propria squadra di governo: «Qualora il Tribunale condividesse il percorso – commenta de Magistris – avremo tutte le condizioni per avere, dopo l’estate, un servizio più efficiente». L’ex pm ha confessato che si tratta di «un risultato che a un certo punto non credevo più raggiungibile. Questo è un piano che consente di salvare e di rilanciare l’azienda, ci sono tutte le condizioni per arrivare alla parità di bilancio e per dare tranquillità ai lavoratori. Ci sono anche azioni dure, perché non è più tempo delle sacche di inefficienza, non è più tempo di consentire un’evasione alta. Se le cose andranno come devono andare, potremo dire da qui a qualche tempo che Napoli dimostra che il pubblico si può fare in modo efficace». Sulla questione torna a farsi sentire l’assessore alla Mobilità Mario Calabrese, che invia una stilettata all’indirizzo della giunta regionale: «Se la città avesse avuto dalla Regione Campania le risorse previste nel piano stilato nel 2013 di riprogrammazione del trasporto pubblico, forse oggi non ci troveremmo ad affrontare questa situazione di Anm». Secondo l’esponente della giunta de Magistris, ai 58 milioni che la Regione trasferisce al Comune mancherebbero ulteriori 20 milioni circa «perché – spiega Calabrese – il piano di riparto prevedeva che su un monte complessivo per il territorio regionale di 600 milioni, alla città di Napoli dovesse andare il 12 per cento mentre l’ultima delibera regionale stanzia per Napoli solo l’8 per cento del totale». Da qui la decisione dell’amministrazione comunale di ricorrere al Tar di cui si attende il pronunciamento. «Spero – conclude Calabrese – che il Tar sappia capire questa situazione perché con i trasferimenti attuali si riesce a malapena a garantire il trasporto su gomma mentre del trasporto su ferro si sta facendo carico impropriamente il Comune». Di diverso avviso è però la compagine dem in consiglio comunale: «La condotta della giunta de Magistris sulla drammatica vicenda dell’Anm è inaccettabile e irresponsabile. Inaccettabile, perché dopo ben due piani di risanamento falliti e l’apertura della procedura di concordato preventivo, ci si e’ ridotti all’ultimo minuto utile, sottraendosi sistematicamente al confronto di merito con il consiglio comunale, per trasmettere al Tribunale il nuovo piano che mette con le spalle al muro i lavoratori, prospettando improvvisamente nuovi esuberi per centinaia di unità, lavoratori per i quali l’azienda non ha trovato forma migliore di confronto che la denuncia alla Procura della Repubblica», afferma in una nota il gruppo consiliare del Pd di Napoli.