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Saranno le indagini della magistratura a fare piena luce sulla morte di una bimba di 3 mesi, respinta all’ospedale di Boscotrecase perché il pronto soccorso del nosocomio è chiuso da tre anni. Resta comunque la gravità di una situazione intollerabile sul fronte della sanità che viene costantemente negata in Campania, e che fa emergere in tutta la sua drammaticità pure l’inesistenza di una adeguata rete pediatrica! Al di là degli alibi e delle scuse che anche questa volta accamperanno i principali artefici dello sfacelo, frutto di una gestione totalmente fallimentare da parte di Palazzo Santa Lucia, è innegabile che nella nostra regione si continua a morire per il mancato riconoscimento di un diritto fondamentale. È vergognoso. Ai genitori della piccola un forte abbraccio e massima vicinanza per una tragedia che accomuna tutti i campani”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania.

“E’ una tragedia assurda. In alcuni pronto soccorso della Campania non si riesce a riaprire dopo il covid a causa della mancanza di personale. Spesso i bandi per medici e chirurghi vanno deserti. Inoltre a causa dei tagli del governo e delle norme sulla distribuzione nazionale dei fondi nella nostra regione arrivano sempre meno risorse per la sanità.
Il risultato è la desertificazione sanitaria”. Lo sottolinea, in una nota, il deputato dell’Alleanza Verdi Sinistra Francesco Emilio Borrelli in merito alla bimba morta nel Napoletano.
Aveva appena compiuto tre mesi – sottolinea – colpita da una crisi respiratoria, durante le feste natalizie, la piccola è stata portata dal papà all’ospedale di Boscotrecase, dove però il pronto soccorso è chiuso da oltre tre anni (non ha mai riaperto dopo l’emergenza Covid). La bambina è stata dunque respinta e indirizzata all’ospedale di Castellammare. Ma quando è arrivata, era troppo tardi: nonostante gli sforzi dei medici di salvarle la vita, è deceduta. La Procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta”.