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Napoli – Finalmente on line sul sito del Comune di Napoli il modulo per richiedere i buoni spesa. Per tutta la mattinata di ieri i cittadini napoletani dopo l’annuncio del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, hanno più volte visitato il sito istituzionale alla ricerca dell’autocertificazione, pubblicata solo oggi.

Con un ritardo di 24 ore: i stress test (per evitare che il sito vada in tilt), come hanno spiegato dagli uffici dell’assessorato alle Politiche sociali, si sono protratti per tutta la giornata. Le domande per ottenere il bonus di 300 euro a famiglia – incrementati di 20 euro per ogni minore da 0 a 12 mesi – potranno essere inviate fino al 10 aprile. Il bonus dovrà essere utilizzato solo per l’acquisto di generi alimentari e prodotti di prima necessità ovvero: prodotti alimentari, salute e cura della persona ad esclusione di quelli di bellezza, pulizia e cura della casa, prodotti per la cura dei bambini e neonati. Non è assolutamente possibile spendere i bonus per vino, birra e super alcolici , né per arredi e corredi della casa come ad esempio le stoviglie. Il contributo è personale, non convertibile in denaro e dovrà essere utilizzato entro il 15 maggio. Basterà compilare il modulo direttamente on line e inviarlo con un semplice click. Incrociati i dati verrà generato un pin che sarà inoltrato dagli uffici del Comune alla famiglia avente diritto al bonus spesa tramite mail o via sms.

I cittadini riceveranno anche il nome del supermercato convenzionato, con indicati i giorni e la fascia oraria in cui potranno fare la spesa. Per evitare così la corsa e le file ai negozi, e quindi il rischio di diffusione del contagio Covid-19. Basterà esibire un documento d’identità  e il pin alla cassa. Sarà possibile fare una spesa per un valore di 100 euro massimo a settimana, che dovrà essere speso in un’unica volta così da limitare le uscite. Dopo l’acquisto il pin sarà azzerato e sbloccato dopo una settimana. Questo consentirà anche agli uffici comunali di avere maggiore tempo e di fare anche controlli più approfonditi. Il sistema di controllo che verrà utilizzato dal Comune di Napoli è lo stesso delle cedole libraie, pertanto i dati inseriti saranno confrontati con quelli dell’Anagrafe comunale. Così si potrà verificare la residenza e che a richiedere il bonus sia una sola persona per nucleo familiare. Mentre il codice fiscale consentirà di controllare che la famiglia non sia beneficiaria di altri contributi pubblici, come il reddito di cittadinanza, il reddito di inclusione e i trattamenti pensionistici. Le somme stanziate dal Governo – pari a circa 7 milioni e 600mila euro per la città di Napoli – riusciranno così a coprire circa tre settimane, poi sarà necessario, come ha detto lo stesso sindaco, rimpinguare nuovamente le casse. Intanto de Magistris ha devoluto parte del suo stipendio al fondo di solidarietà istituito dal Comune “Il cuore di Napoli” e lo farà per ogni mese che durerà l’emergenza. Anche la giunta è stata invitata a fare altrettanto, come si legge nella stessa delibera con cui è stato approvato il fondo. Per donare l’IBAN è: IT39H0306903496100000300114.