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Napoli- Sebbene con un collegamento da remoto, si sarebbero dovuti incontrare sullo stesso palco. L’appuntamento era per le 18 di oggi, in piazza della Sanità, in occasione della Giornata nazionale della Legalità che è stata voluta nello stesso giorno della strage di via D’Amelio di 29 anni fa.

Ma Catello Maresca e Salvatore Borsellino, il fratello di Paolo, il magistrato trucidato dalla mafia quel giorno, non avranno l’occasione di parlarsi. Il maltempo che sta colpendo, sebbene a sprazzi, anche Napoli, ha fatto alzare poco fa bandiera bianca a chi – l’associazione “Giovani promesse” – aveva organizzato l’evento che prevedeva come ospite, tra gli altri, anche Nicola Morra, il presidente della Commissione Antimafia.

Tra Maresca e Borsellino, non ci sarà alcun “chiarimento” pubblico, come pure auspicato questa mattina dal candidato sindaco del centrodestra con una dichiarazione rilasciata al “Mattino”.

Un chiarimento che molti attendevano perché il 5 luglio scorso, all’indomani della scelta dell’ex pm della Dda di correre per il Comune di Napoli sotto l’egida di Forza Italia e con la particolare benedizione di Silvio Berlusconi, si era visto dare del “traditore” dal Movimento delle Agende Rosse.

L’associazione voluta da Salvatore Borsellino, in calce a un lungo post pubblicato sulla sua pagina ufficiale, 19luglio1992.com, ha chiesto a Maresca la restituzione della simbolica agenda che gli aveva consegnato 9 anni fa. Sarà un’altra l’occasione per riconciliarsi.