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Napoli – Quarantadue arresti in poche ore. Questo il colpo messo a segno dai carabinieri a Napoli e provincia tra Volla, Marigliano, Ponticelli, San Giovanni. La città di Marigliano, in provincia di Napoli, era spaccata a metà. Da una parte c’erano i “paesani”, e dall’altra i “napoletani”. In questa lotta tra due cosche che si dividevano gli introiti delle estorsioni e della droga, ci sono stati anche tre tentati agguati, tutti falliti per la presenza sul territorio dei carabinieri. Venti gli arresti, ventisette in totale gli indagati per l’esecuzione della terza ordinanza della giornata che ha portato in carcere presunti affiliati delle due cosche che si sono contrapposte nella zona. Tutto parte con l’ascesa di un importante e pericoloso clan capeggiato da Luigi Esposito detto “’o sciamarro”, che aveva come base operativa la zona di Marigliano e i comuni di san Vitagliano, Mariglianella, Castello di Cisterna, Somma Vesuviana e Napoli. Esposito verso la metà del 2015 arriva la scissione con Cristiano Piezzo, da quel momento suo nemico giurato, perché vicino al gruppo dei “napoletani”, vicini ai Mazzarella che per anni hanno gestito gli affari criminali della zona. Storicamente i due clan non avevano buoni rapporti anche perché all’arrivo a Marigliano dei Mazzarella, già dai primi anni del Duemila, i “paesani” cominciarono a perdere potere e prestigio.

La crisi del gruppo capeggiato da Esposito avviene il 4 agosto del 2015 quando Cristiano Piezzo viene scarcerato per fine pena. Da quel momento cominciarono feroci contrasti fino ad una scissione che di recente ha portato anche all’omicidio di Francesco Esposito nel febbraio del 2016. I tentativi di agguati sono invece contestati a dieci persone tra cui Michele Minichini, rampollo della famiglia di Ponticelli e già indagato per l’omicidio di Ciro Colonna, vittima innocente della camorra assassinato per errore con Raffaele Cepparuolo in un circolo ricreativo. Le perqusizioni durante la retata hanno portato poi a una sorpresa molto gradita alle forze dell’ordine, un po’ meno per chi l’ha subita. Si tratta di un sequestro di soldi. Proprio a Volla, nell’ambito dell’operazione anticamorra scattata all’alba i carabinieri del Nucleo Investigativo di Torre Annunziata hanno proceduto al sequestro di 448mila euro falsi rinvenuti durante perquisizione in casa di 2 coniugi residenti a volla: Alberto De Luca, 40enne e Raffaella Bonacci, 42enne.