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E’ veramente inaccettabile il modo in cui il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, sta affrontando, o meglio non affrontando, il problema relativo al bradisismo nei Campi Flegrei. Ieri il governo, su iniziativa del ministro della Protezione Civile e delle Politiche del Mare, Nello Musumeci, ha stanziato più di 52 milioni di euro che saranno destinati a cinque direttrici di intervento: un piano per l’analisi della vulnerabilità dell’edilizia pubblica e privata, un piano di comunicazione appropriata anche attraverso la distribuzione di migliaia di opuscoli nelle scuole; la verifica della funzionalità delle infrastrutture strategiche, il potenziamento delle strutture di protezione civile che stanno lavorando presso i comuni di quell’area. Intanto, il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha convocato una riunione per una valutazione delle conseguenze sul patrimonio artistico-culturale in una area, quella dei Campi Flegrei, densa di siti archeologici. Tutti gli attori istituzionali stanno collaborando a questo piano, e anche il sindaco di Napoli e della città metropolitana, Gaetano Manfredi, che non è certamente un esponente del centrodestra, ha avuto parole di apprezzamento per queste decisioni. L’unico rimasto sulla linea della contestazione, l’unico che non ha voluto collaborare con il governo, l’unico che mette la propria smania di protagonismo davanti agli interessi dei cittadini è De Luca. Ci chiediamo come sia possibile arrivate a un livello tale di irresponsabilità: De Luca, abbandonato al proprio destino dal suo stesso partito, appare sempre più sbandato, isolato. Una situazione molto pericolosa per i cittadini campani. Ci sono solo due soluzioni: o De Luca fa retromarcia e collabora, oppure si dimette. La Campania non può restare nelle mani di un timoniere che ha smarrito la rotta: si rischia il naufragio”. E’ quanto afferma Michele Schiano Di Visconti, deputato e coordinatore provinciale di Fdi a Napoli.