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Napoli – Senatore Vincenzo Presutto, ha dato un’occhiata ai giornali di questa mattina?
 
“Vediamo un pò”.
 
Repubblica: “Big Bang dei 5 Stelle”.
 
“Siamo vivi e vegeti”.
 
Lei è in regola con i pagamenti alla Casaleggio per Rousseau?
 
“In regola con nemmeno un ritardo. I patti vanno rispettati”.
 
Allora dà ragione a Casaleggio nel braccio di ferro con Grillo e Conte?
 
“No. Da aprile mi attengo alla direttiva di Crimi: non do più le 300 euro mensili a Casaleggio, ma il contributo al conto corrente del Movimento”.
 
Domani titola così. “Senza Conte, senza Grillo, senza Casaleggio, senza stelle: del M5S non rimane più nulla”.
 
“Siamo in perfetta forma. Stiamo solo in una fase di trasformazione. Siamo come quegli adolescenti che diventano adulti”.
 
Il terremoto che vi sta investendo è un segno di salute, insomma.
 
“Sarebbe preoccupante una crisi di crescita in un organismo già adulto, che magari ha avuto più esperienze di governo. Non in un organismo giovane come il nostro”.
 
A proposito. La Stampa apre così: “Il mare della nostra vergogna”.
 
“Se mi chiede della dichiarazione di Di Maio sulle “Ong taxi del mare” le dico che furono parole specifiche che riguardavano un ambito ben definito di una problematica gigantesca come quella dell’immigrazione”.
 
Oggi si sente di dire che fuono parole sbagliate?
 
“Quella di Di Maio fu una considerazione specifica sulle Ong”.
 
Avete ancora dubbi sulle Ong?
 
“In passato si sono riscontrate anomalie”.
 
Tutte le inchieste giudiziarie a loro carico si sono rivelate un buco nell’acqua. Le Ong salvano vite umane, quello che non fanno gli Stati.
 
“Quello dell’immigrazione è una problematica europea. Non lo dica a me che faccio il commercialista a Napoli e ho molti clienti extracomunitari, tra i quali tantissimi col passaporto di Lampedusa. Quando me lo fanno vedere, mi vengono i brividi”.
 
Si raccolgono i corpi a mare.
 
“Una sola cosa è sicura: le vite si salvano e i porti sono aperti”.
 
Ma non ci sono taxi a mare.
 
“Forse zone di grigio in ogni settore delle politiche sociali. Si vive di sospetti. Ma forse, come diceva quello, a pensar male si fa peccato ma si indovina”.
 
A proposito: il video di Grillo a difesa del figlio accusato di stupro. Per quello che bisogna pensare?
 
“Sono stato molto colpito emotivamente. Ha prevalso la componente del padre”.
 
Detta così sembra quasi che sia Grillo la presunta vittima.
 
“No. Quel video non lo doveva fare. Ha danneggiato tutti, anche il figlio. E anche il Movimento. Ma io gli ho mandato un messaggio di solidarietà perchè bisognerebbe trovarsi nella sua situazione per capire…”
 
Se si fosse trattato del figlio di un vostro avversario politico, l’avreste dato addosso senza aspettare la magistratura.
 
“Ciò che ha fatto e detto Grillo lo capisco ma non lo giustifico. Ha sbagliato. E ci ha tolto serenità in un momento cruciale per la nostra crescita. Beppe è il padre di Ciro. Ma anche il nostro garante che ci sta accompagnando in questa crescita”.
 
De Luca ha detto che avete tradito la voglia di rinnovamento di tanti giovani.
 
“De Luca è un personaggio da studiare per le sue contraddizioni”.
 
Di Maio oggi si dice preoccupato per come evolve il rapporto con il Partito Democratico. Meno male che a Napoli è a portata di mano un candidato sindaco unitario, ha dichiarato. Conferma?
 
“Qui c’è il Pd e c’è De Luca. Il quale rappresenta una costellazione a parte che può creare criticità”.
 
De Luca non vuole Fico: vuole Manfredi candidato sindaco.
 
“Sono allergico alle contrapposizioni. E ai paletti”.
 
Lunedì si riunisce di nuovo il tavolo della trattativa.
 
“Ci sarò anch’io. Anche se sono tifoso del Napoli e la riunione è in contemporanea alla partita. Ma io solo una volta non sono andato perchè ero impegnato in Senato. Lì ho preso un impegno d’onore con i miei elettori. Tant’è che per gli impegni che comporta ho dovuto rinunciare anche a 2 funerali in famiglia”.
 
Lunedì non vedrete la partita. Ma almeno uscirete col nome del candidato sindaco?
 
“Lo faremo in tempi brevi. Credo entro maggio”.
 
Manfredi o Fico?
 
“Conosco entrambi. Entrambi hanno grandi qualità. Ma, se lo lasci dire da un tecnico, se non si fa la legge speciale su Napoli…”
 
Il crac.
 
“Niente e nessuno potrà salvare la città: ha i conti a pezzi. E’ mantenuta in vita e non in formale stato di dissesto solo per degli aggiustamenti contabili che la tengono in coma vigile”.
 
A quanto ammonta il danno?
 
“Cinque miliardi, contando le partecipate. Ma quel che pesa è il deficit”
 
A quanto ammonta il danno?
 
“All’anno scorso, a 2,6 miliardi di euro. Tecnicamente, siamo già in dissesto”.
 
Stò De Magistris, ah stò De Magistris!
 
“Ha fatto bene solo il primo anno. Poi ha affidato la macchina comunale ad Auricchio ed è stato il patatrac”
 
Ha governato 10 anni.
 
“Non ha amministrato, si è messo a raccontare un sogno. Io lo posso dire perchè l’ho visto da vicino: sono stato consulente di Marco Esposito, assessore alle attività produttive”.
 
Ora, se Fico diventa il candidato sindaco del centrosinistra e del Movimento, si dice che anche Alessandra Clemente potrebbe rinunciare alla candidatura e essere della vostra compagnia.
 
“Alessandra l’ho vista stamattina. Ma Napoli ha bisogno di calibri da novanta. E, da soli, nemmeno basterebbero. Occorrono un’ottima giunta, un grande consiglio comunale e soprattutto una partecipazione attiva da parte del cittadini. Lo lasci dire a me, che sono di San Giovanni a Teduccio e provengo da una famiglia operaia e comunista”.
 
Con Manfredi, invece, sarebbero più contenti De Luca e Italia Viva.
 
“Questo è il momento di proporre soluzioni, non contrapposizioni nè egoismi. Io, in Commissione al Senato, l’unica contrapposizione che ho avuto coi leghisti sa qual è stata?”
 
Quale?
 
“Quella calcistica: ho detto subito che sono tifoso del Napoli”.