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Napoli – Movida, il Comune effettua una modifica-lampo sull’ordinanza emanata appena due giorni fa e sulla testa dell’Amministrazione precipita una nuova ondata di polemiche. La mossa di Palazzo San Giacomo non è infatti andata giù alle migliaia di residenti che da anni lamentano il caos generato dal by night partenopeo. Un dietrofront che, seppur parziale, rischia di affossare sul nascere qualsiasi velleità di dare una regolamentazione al settore.

Con la modifica apportata al provvedimento sarà possibile consumare gli alcolici acquistati all’interno dei locali anche all’esterno e fino alla chiusura. Resta invece in vigore il divieto di comprare alcolici da asporto da mezzanotte in poi, una restrizione che vale però soltanto per i cosiddetti esercizi di prossimità, dunque non per i baretti. La giravolta dell’amministrazione comunale non è stata affatto gradita dai residenti delle zone “calde”, sempre più sfiniti da anni di decibel a tutto spiano e risse in strada tra bande di giovani ubriachi.

Durissima, sul punto, la valutazione comitato civico Aniello Falcone, una delle strade maggiormente colpita dal problema: “Prendiamo atto che il divieto di vendita da asporto di alcolici, l’unica novità, l’unica norma positiva, l’unica norma in linea con le regolamentazioni delle più grandi città europee, è frutto di un “errore”. Addirittura una gaffe. Due cose appaiono evidenti in questa vicenda, da un lato, che il Comune è subito corso a mettere una pezza, in appena una manciata di ore, su pressione dei “barettari” che hanno visto minacciati i loro lauti guadagni e dall’altro che siamo amministrati da una banda di clown che alle riunioni sulla sicurezza urbana ci dice una cosa ma che poi fa l’esatto opposto, piegandosi a quei “poteri forti” che ogni giorno, a parole, dice di combattere”. Quella che ne deriva è una considerazione conclusiva a dir poco amara: “Questo dovrebbe togliere ogni residuo dubbio sul fatto che per il Comune i cittadini sono solo un intralcio a questa immensa Edenlandia in cui l’Amministrazione ha trasformato Napoli. Siamo stati, noi ma anche le forze dell’ordine, presi in giro anche stavolta”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il pensiero del comitato Vivibilità cittadina: “Siamo d’avanti a un’ordinanza scritta a favore della baraonda e anche questa modifica va nella stessa direzione. Basti pensare che a Barcellona e Madrid è vietato consumare qualunque cosa al di fuori dei locali, in questo modo si evita la ressa di persone davanti i locali e sotto le finestre dei residenti, ma tanto a de Magistris dei residenti non frega niente la cosa importante è che i suoi elettori possano fare soldi a palate pur avendo locali piccolissimi ed a scapito della sicurezza pubblica”.

L’ultimo affondo lo lancia Mauro Boccassini, promotore del comitato vomerese Aniello Falcone, che senza giri di parole afferma: “L’unica vera novità positiva di questo provvedimento era il divieto di vendita di alcolici da asporto dopo le 24 ed è stato eliminato in appena otto ore su pressione dei barettari. Credo non si sia mai vista un’ordinanza presentata in pompa magna, pubblicata la mattina e poi modificata dopo otto ore con ri-pubblicazione del nuovo testo senza la “frase incriminata”. L’autunno di fuoco della movida napoletana è appena cominciato“.