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Tre giorni di musica e buon umore per salutare il 2022 e dare il benvenuto al 2023 che culmineranno nel concerto in piazza Plebiscito la notte di Capodanno. A guidare la serata sarà Peppe Iodice con il cast di Peppe Night con ospiti quali Belen Rodriguez, Stefano De Martino, Lina Sastri, Peppino di Capri, Biagio Izzo, Andrea Sannino, Rosario Maggio e Gianluca Capozzi. E dopo la mezzanotte ci si scatenerà con il djset di Daniele Decibel Bellini e il live di Franco Ricciardi e Lucariello.

Ma protagonista del Capodanno sarà anche il lungomare dove saranno allestiti due palchi: uno alla Rotonda Diaz e l’altro in piazza Vittoria. Una festa che sul lungomare sarà ‘Etnica’ con 25 performer, 10 dj, 5 percussionisti, 5 vocalist, 2 light designer, 2 videomaker e un astro nascente della canzone italiana. Il programma, nel solco del progetto ‘Napoli città della musica, unisce suoni e canzoni dei popoli che si affacciano sul Mediterraneo, non ultima la canzone napoletana di ieri e di oggi. Prima della notte del 31, Etnica sarà un party diffuso e itinerante nei luoghi simbolo della città. 

“E’ un’occasione che consente alla città di ritrovarsi insieme per festeggiare il Capodanno – ha spiegato Sergio Locoaratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune – quest’anno c’è un’offerta molto strutturata, un vero e proprio palinsesto di tre giorni, una programmazione culturale che trova nel Capodanno un pretesto per proporre alla città un’offerta culturale in continuità con quanto fatto fino ad ora”. Ad aprire la giornata del 31 dicembre sarà in mattinata il concerto dell’Orchestra giovanile Scarlatti al PalaVesuvio. Ma le festa a Napoli prende il via il 29 dicembre nella Galleria Umberto I con l’appuntamento ‘Qualcosa arriverà Audiovisual Live Performance’ un omaggio a Pino Daniele, Massimo Troisi, Eduardo De Filippo proposto dalla Fondazione Pino Daniele. Un grande evento con proiezioni di elaborazioni audiovisive, reinterpretazioni dal vivo e performance virtuali con la voce e la chitarra del ‘Nero a metà’. 

Un momento speciale sarà dedicato al maestro Eduardo De Filippo con proiezioni e live. Le immagini saranno tratte dal documentario ‘Il nostro Eduardo’ di Didi Gnocchi e Michele Mally mentre peer ricordare Massimo Troisi ci sarà una performance audiovisiva su ‘Qualcosa arriverà’, brano scritto da Pino Daniele per il film ‘Le vie del Signore sono finite’. Prologo al Capodanno, il 30 dicembre, in piazza Plebiscito il concerto di Rkomi con special guest La Nina, LNDFK, Nziria e Lil Jolie. Con loro le promesse della musica Ste, Rama e Gaiè. Festa anche al carcere minorile di Nisida con lo spettacolo musicale ideato e diretto da maestro Carlo Morelli, mentre al Maschio Angioino per la prima volta ci sarà un programma dedicato esclusivamente ai bambini. Tutti gli spettacoli che animeranno la città sono a ingresso libero. 

E per dare il benvenuto al 2023 tornano i fuochi d’artificio. Due i momenti pirotecnici in programma: allo scoccare della mezzanotte in piazza Plebiscito e poi dalle ore 2, per circa venti minuti, tornano i fuochi a Castel dell’Ovo. Un inizio d’anno che si arricchisce, il 1 gennaio, con uno spettacolo curato dal maestro Roberto De Simone, che proprio nel 2023, compie 90 anni. 

Ad annunciare la sorpresa è il sindaco, Gaetano Manfredi, che nei mesi scorsi ha incontrato il maestro per raccogliere idee e progetti che hanno portato alla realizzazione del concerto ‘Natale a Napoli alla Corte di Carlo di Borbone’ che si terrà nella Basilica di San Domenico Maggiore alle ore 17.30. Nell’ambito del progetto ‘Napoli Città della Musica’, Elsa Evangelista, direttore artistico dell’Associazione Musicale La Nuova Polifonia, presenterà quindi alla città un concerto in grado di sottolineare e rinsaldare i tradizionali e pluricentenari rapporti d’intesa e collaborazione artistica e culturali tra due grandi capitali: Napoli e Madrid. In programma un’importante cantata composta per il Santo Natale, il Mottetto natalizio Quem vidistis pastores, per soli coro e orchestra di Carmine Giordano: si tratta di una composizione riportata alla luce proprio dal maestro De Simone e da lui revisionata. Il Mottetto ripercorre la storia della produzione napoletana, un momento musicale natalizio al quale Napoli, segnatamente nella splendida cornice di San Domenico Maggiore, non ha mai rinunciato sin dal 1737, anno in cui il compositore sannita lo compose mentre era maestro della Reale Cappella. L’orchestra, composta da 20 elementi e un coro di 40 tra soprani, contralti, tenori e basso coro, sarà diretta da maestro Alessandro De Simone, in una revisione odierna scritta del maestro Roberto De Simone. 

Capodanno, Manfredi: “E’ una rinascita, si torna dal vivo”