- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Dopo neanche 48 ore dalla tentata evasione di tre detenuti dall’Istituto penale per Minorenni di Nisida, poi bloccati dopo essersi fatti male in seguito alla caduta dal muro di cinta, una nuova evasione è stata tentata sempre nello stesso istituto napoletano, come rende noto Federico Costigliola, regionale campano per il settore minorile del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
Un detenuto straniero – spiega -, attualmente isolato per motivi disciplinari, mentre effettuava l’ora d’aria presso il campo sportivo, con l’utilizzo delle panchine, è riuscito a scavalcare il muro di cinta e a calarsi lungo lo sterrato che porta a Porto Paone. Scattato l’allarme, il personale di Polizia Penitenziaria è riuscito a riacciuffare il detenuto lungo lo sterrato. Sembrerebbe – dice Costagliola – che il minore abbia deciso di allontanarsi dal carcere minorile per paura di ritorsioni nei suoi confronti da parte di altri detenuti napoletani per una rissa avvenuta nei giorni scorsi proprio tra il fuggitivo ed alcuni detenuti napoletani”.

È arrivato il momento che chi di dovere inizi a sensibilizzare la Direzione dell”IPM di Nisida a limitare drasticamente le numerose attività che vengono organizzate, soprattutto negli orari pomeridiani, e a pensare con maggiore interesse e determinazione alla sicurezza della struttura”, evidenzia il SAPPE, “ma anche del Personale di Polizia Penitenziaria che è ormai stremato e fortemente demotivato da questa gestione talvolta poco attenta alla sicurezza. Il SAPPE rivolge il proprio apprezzamento al Personale di Polizia Penitenziaria dell’Istituto penale per Minorenni di Nisida ed auspica che questi due gravi episodi, accaduti in poche ore, possano realmente far accendere i riflettori su quelle che sono le tante e reali problematiche di questo istituto minorile e che questa il SAPPE ormai segnala da diversi anni”.
Ottimo intervento della Polizia Penitenziari che ha evidenziato la professionalità ed il senso del dovere con cui espleta il suo servizio. Al ministero chiediamo di prevedere una ricompensa ai poliziotti che sono stati parte attiva nello sventare l’evasione”. Donato Capece, segretario generale del SAPPE, ha parole di elogio per i poliziotti di Nisida che hanno sventato l’evasione: “E’ solamente grazie a loro se è stato possibile sventare la clamorosa fuga al detenuto. I nostri Agenti sono stati bravissimi a fermare il fuggitivo. E’ grave che questo sia il secondo tentativo di evasione dal carcere minorile di Nisida in poche ore. I vertici del Dipartimento della Giustizia Minorile e di Comunità siano solleciti ad adottare provvedimenti urgenti per le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Nisida e per la sicurezza della struttura minorile”.