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Cardito (Na) – Dopo quasi una settimana dall’omicidio del piccolo Giuseppe a Cardito, inizia ad emergere anche il racconto della madre Valentina Casa

La donna è stata ascoltata dagli inquirenti che hanno voluto verificare se la 30enne abbia delle responsabilità su quanto è accaduto. Nel suo racconto, emergono particolari che lasciano senza fiato e senza alcuna spiegazione. La madre ha raccontato – alla trasmissione Rai “Chi l’ha visto?” – che prima avrebbe cercato di fermare Tony, poi dal momento del violento pestaggio, sarebbe caduta in un blocco psico-fisico durato fino alla morte del piccolo di 7 anni: “Ero sotto choc, non riuscivo a reagire.” 

Un lasso di tempo di circa due-tre ore, durante le quali Tony si è recato in farmacia a caccia di qualche pomata con cui pensava di poter medicare le profonde contusioni provocate al bambino, mentre la donna è rimasta ferma, come se non capisse cosa stesse accadendo. Ci ha pensato il fratello di Tony, arrivato con la madre, a chiamare il 118. Coinvolta nella vicenda anche la figlia di 8 anni, tuttora ricoverata all’ospedale Santobono di Napoli

La 30enne ha cercato – inoltre – di giustificare le brutali azioni del compagno nei confronti dei due bimbi: “Tony non era un tipo violento – ha affermato Valentina – ma sabato sera era nervoso anche se non ha mai fatto pensare che da un momento all’altro potesse succedere una simile tragedia”; versione che comunque non riesce a giustificare in nessun modo quanto è accaduto in quella tragica serata. 

Oggi si terranno a Pompei, nella chiesa di San Giuseppe alle ore 15.30, i funerali del piccolo. La Procura della Repubblica di Napoli Nord, dopo che è stata effettuata nei giorni scorsi l’autopsia sul corpo del piccolo, ha dato il via libera alla riconsegna della salma su richiesta del papà naturale del bimbo, Felice Dorice, chiudendo così un breve tira e molla tra le famiglie paterna, residente appunto a Pompei, e quella materna del piccolo, originaria di Massa Lubrense.