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In seguito all’incidente nel nodo di Firenze che ha coinvolto un carro merci e provocato il blocco della linea ad Alta velocità e di quella convenzionale, sia Trenitalia sia Italo hanno sospeso temporaneamente sui propri siti la vendita dei biglietti per decine di treni previsti per oggi sulla direttrice Napoli-Milano.

Una misura, spiegano da Trenitalia, adottata dalla società per avere a disposizione dei posti per riproteggere quei passeggeri che a seguito dell’incidente hanno visto cancellati i treni che avevano prenotato. Si tratta, sottolineano dall’azienda, di una misura temporanea che dovrebbe essere revocata nel momento in cui la situazione si sarà normalizzata. A partire dalla 14, ad esempio, da Napoli a Milano fino alla mezzanotte sono disponibili i tagliandi per 4 treni rispetto ai 14 programmati da Trenitalia. Nella direttrice opposta, da Milano a Napoli, non c’è alcun treno acquistabile. Sul sito di Italo, invece, non c’è alcun biglietto acquistabile per la giornata di oggi in entrambe le direzioni.

 

Folla in stazione a Napoli tra attesa e rinunce

“Riprogrammare il viaggio? E’ una parola”. Nervosismo e rassegnazione prevalgono tra le centinaia di persone che affollano la stazione centrale di Napoli alla ricerca di una alternativa per raggiungere le destinazioni del centronord in una giornata di caos per le ferrovie. Lunghissime code alle biglietterie e agli sportelli automatici, caccia ai posti disponibili nei prossimi convogli: c’è chi rinuncia al viaggio, torna a casa e si prepara a chiedere il rimborso integrale promesso da Trenitalia; c’è invece chi sarebbe costretto a raggiungere Milano per motivi di salute o di lavoro e resta in attesa confidando nella annunciata, graduale ripresa dei normali collegamenti. Tra i secondi, Marcella e Daniela, coppia di amiche che ha prenotato un B&B a Firenze da oggi in vista del ponte del 25 aprile. “Molto probabilmente riusciremo ad arrivare a destinazione solo a tarda notte o domattina, a causa dell’incidente abbiamo perso un giorno di vacanza e non sappiamo se l’albergatore ci farà ugualmente pagare la notte non usufruita”. Costretto a insistere in stazione anche Alfredo, che domani è atteso da un controllo medico in un ospedale milanese: “Li ho contattati ed erano disponibili a spostare la visita tra 10 giorni. Ma proverò in ogni modo a rispettare l’appuntamento, per certe malattie anche 10 giorni di attesa possono essere troppi”. Rinuncia invece a partire Gaetano, titolare di una piccola ditta di arredamento. “Avevo appuntamenti a Milano per il Salone del Mobile che sono irrimediabilmente saltati. Chiederò il rimborso del biglietto, ovvio, ma nessuno mi ripagherà l’albergo pagato in anticipo né le opportunità di lavoro che ho perso”.