- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti
Napoli – L’emergenza legata alla categoria dei riders è diventata via via sempre più acuta, per questo motivo i Napoletani, che da sempre si contraddistinguono per le loro iniziative, hanno dato vita alla Casa del Rider.
 
Si tratta di un porto sicuro dove potersi rilassare, scambiare delle chiacchiere con i colleghi e avere informazioni riguardo la sicurezza di questo lavoro che in tempo di covid è diventato molto pericoloso. 
 
Già perché in effetti in questi mesi abbiamo assistito, purtroppo, a tante rapine, furti, ai loro danni. Complice indiretto di questi atti è stato il coprifuoco che ha lasciato le strade praticamente deserte.
 

“A disposizione dei riders un kit per la sicurezza”

 
Queste le parole della pagina facebook Napoli Pedala: “Nasce a Napoli “La casa del rider.  Ne abbiamo cominciato a parlare a settembre durante il Napoli Bike Festival, domani ufficialmente partirà, il progetto “Nuovi lavori, nuove tutele”, iniziativa che coinvolge la Direzione regionale Inail Campania, la NIdiL CGIL Nazionale e l’Associazione Napoli Pedala.
 
Migliorare le condizioni lavorative dei riders attraverso una più ampia e diffusa informazione sui temi della sicurezza sul lavoro e delle tutele, in particolare per quanto attiene le norme anti-infortunistiche e di promozione della salute. Questo è l’oggetto del progetto sperimentale, unico sul piano nazionale.
 
Tra gli obiettivi quello di rendere consapevoli non solo i lavoratori, ma istituzioni e cittadini, sui temi della sicurezza stradale. Saranno messe in campo numerose attività e “La casa del rider” nascerà nella centrale Galleria Principe di Napoli presso la Bicycle House.
 
Sarà un centro dedicato, con area ricarica per bici elettriche, deposito zaini, bacheca annunci e relax zone. A disposizione dei riders un “kit per la sicurezza” con materiali informativi e i dispositivi di protezione individuali. Previsti anche corsi di manutenzione bici e seminari sulla corretta postura e di guida sicura in bici in città. Tema centrale sarà la sicurezza sul lavoro di chi opera in strada che si affronterà con il coinvolgimento della
Fondazione Michele Scarponi”.