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Giugliano in Campania (Na) – La storia del Villaggio Zaccaria di Giugliano, nel Napoletano, ha dell’incredibile. Parliamo di un antico casale del ‘700, probabilmente costruito sui resti di una villa rustica romana, che negli ultimi giorni è stato demolito per far spazio alla “modernità”. Nascerà, al suo posto, un nuovissimo residence formato da 48 appartamenti con tanto di piscina.

Una vicenda paradossale, se si pensa che all’interno del sito storico erano presenti diversi affreschi, una chiesa, una taverna e persino un pozzo. Reperti, inestimabili, che seppur non godevano di una giusta cura e salvaguardia rappresentavano un importante bagaglio culturale per la storia della città del Comune metropolitano di Napoli.

Nella giornata di ieri le ruspe hanno così buttato giù gran parte della struttura, storica, nell’indifferenza più totale delle istituzioni. Mentre monta la polemica tra i cittadini di Giugliano e vari esponenti del mondo della cultura campana. I lavori erano stati preannunciati già da tempo.

La cosa più incredibile, infatti, è che tutto questo è completamente legale. Oggi in Campania se un luogo storico viene abbandonato è più importante buttarlo giù che preservarlo.  Questo il triste epilogo che emerge dalla storia del casale di Giugliano. Nella descrizione del progetto, firmato da Open Project, si spiega che i lavori rientrano nel “recupero abitativo di volumi fatiscenti”.

Così, mentre muore un pezzo della nostra storia, su canali Fb e siti di agenzie immobiliari compaiono già in vendita le abitazioni che nasceranno a Giugliano. A partire da 128mila euro si può diventare complici di un omicidio, del tutto autorizzato, al nostro patrimonio culturale.

La preoccupazione, maggiore, non si ferma al comune della provincia napoletana ma si estende su tutto il territorio regionale. Sono tanti, infatti, i beni culturali della Campania che non godono di una giusta manutenzione e con il caso del Villaggio Zaccaria si è creato un preoccupante precedente, su cui bisognerà sicuramente far luce al più presto.

Sulla vicenda di Giugliano è intervenuta anche la senatrice calabrese Margherita Corrado che ha chiesto immediati chiarimenti.
Un patrimonio storico e culturale che in qualsiasi altro posto sarebbe stato valorizzato e tutelato reso macerie, in vista della costruzione di un residence abitativo. Incontreremo il Commissario prefettizio, per essere informate su atti e disposizioni, non ci fermeremo perché il nostro territorio non può essere depredato della sua stessa storia” ha spiegato la senatrice.