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Castellammare di Stabia (Na) – La prima parte di campionato ha incoronato la Juve Stabia di Fabio Caserta, stabilmente prima in classifica nel girone meridionale di serie C. L’augurio dei tifosi delle vespe è che anche il girone di ritorno e l’avvio di 2019 sia dello stesso tenore, in modo da raggiungere un traguardo che in pochi si azzardano a nominare ma che tutti inevitabilmente sognano. L’allenatore gialloblu ha fatto il punto della situazione ai canali ufficiali trattando diversi temi. Eccoli riassunti: 

Vita a Castellammare – “Castellammare è una città molto bella, sono affezionato a tutta la città perché la frequento tantissimo. Il luogo a cui sono più affezionato è lo stadio, un posto che mi fa sentire molto di più a casa. Ho trascorso tanto tempo al Menti, sia da calciatore che da allenatore, per questo lo sento mio. Castellammare in linea generale è una città bella da visitare e da vivere”. 

Ruolo di allenatore – “Mi piace tanto la vita da allenatore, adesso ancora più di prima. Smettere di fare il calciatore non è mai facile, ma la vita di allenatore ti dà emozioni diverse e a tratti più belle. Mi piace e giorno dopo giorno mi attira sempre di più”. 

Famiglia – “Fortunatamente la famiglia è molto presente nella mia vita, le mie figlie sanno che ora ho un nuovo ruolo. Mi chiedono sempre perché non faccio giocare un calciatore, vengono spesso allo stadio e abbiamo molto tempo per stare insieme e parlare. Sono piccole e vogliono sapere cosa fa il papà”. 

Bilancio – “Non sono i numeri che danno la sensazione di qual è la mano dell’allenatore. Il merito è dei giocatori, che hanno fatto un grandissimo girone di andata. Cerco di dare quello che ho appreso dagli allenatori che ho avuto. E’ questo che voglio inculcare ai miei giocatori, e la soddisfazione più grande è vedere una squadra che non molla dal primo all’ultimo minuto. Anche negli allenamenti mi piace stare sul campo e limare i dettagli. La squadra sta rispondendo bene e ha voglia di continuare sulla strada intrapresa”. 

Difficoltà – “La gara più difficile è stata quella contro la Cavese al ‘Lamberti’. Abbiamo sofferto per lunghi tratti della partita, ma i ragazzi hanno saputo soffrire. I ragazzi sono stati bravi su un campo particolarmente difficile. Se devo scegliere una gara dico quella, mi è piaciuta particolarmente per l’atteggiamento messo in campo. L’approccio alla gara è sempre stato positivo, gli avversari ci conoscono, sanno i nostri punti deboli e quindi qualche volta un po’ di sofferenza ci sta”. 

Aspettative – “I tifosi possono stare tranquilli sul fatto che la squadra lotterà sempre dal primo all’ultimo minuto. Tutti vogliono lottare per un unico obiettivo, poi i risultati sono determinati da troppi fattori che non puoi prevenire o prevedere. Dobbiamo fare un grande lavoro, continuare a lavorare sodo. Non sappiamo dove arriveremo, ma sono sicuro che daremo il massimo fino in fondo. Con l’aiuto di tutti spero che non ci siano momenti difficili, ma qualora ci fossero dobbiamo restare uniti. E’ bello stare uniti quando si vince ma è importante esserlo anche quando si perde”.