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Napoli – I casi di tubercolosi registrati all’ospedale San Paolo di Napoli sono ora sul tavolo della Commissione europea. Il portavoce eurodeputato del M5S Piernicola Pedicini ha depositato un’interrogazione con cui chiede statistiche e interventi per una patologia che è tornata inaspettatamente a manifestarsi. L’europarlamentare ricorda nel testo dell’interrogazione, gli avvenimenti che hanno portato a livelli altissimi l’allerta sulla tbc; in particolare cita l’evento del 19 ottobre scorso quando nell’azienda sanitaria locale “Napoli 1” (Ospedale San Paolo) ha perso la vita una dottoressa affetta da una violenta forma di tubercolosi addominale. Non un episodio unico, aggiunge. Nel giro di un anno e mezzo infatti, almeno altri 6 operatori della stessa Asl sono stati contagiati dalla Tbc.

Avvenimenti estremamente gravi su cui l’europarlamentare, pur constatando l’impegno da parte dell’autorità locali, costantemente impegnate nel rassicurare l’opinione pubblica, ravvisa ancora un diffuso e comprensibile stato di agitazione.

Bisogna considerare infatti, aggiunge Pedicini, che la portata della Tbc è sottovalutata, proprio perché è da tempo considerata una patologia estinta. Un errore, secondo l’europarlamentare, che ha per questo motivo chiesto alla Commissione europea di rendicontare per iscritto le statistiche aggiornate su tutti i casi di tubercolosi occorsi negli ospedali, oltre che le misure predisposte dagli organismi europei per fronteggiare un eventuale pericolo di contagio. Pedicini ha inoltre specificatamente chiesto se tali rischi possano essere collegati a fenomeni di resistenza agli antibiotici.

L’europarlamente sollecita quindi le istituzioni europee a tenere alta l’attenzione su una patologia considerata debellata, ma che nei fatti costituisce ancora un pericolo per la salute dei cittadini.