- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti

Napoli – Le misure di cautela per limitare i contagi da Covid-19 colpiscono i fedeli. Ieri la Conferenza episcopale campana, presieduta dal cardinale Crescenzio Sepe ha stabilito che le funzioni religiose nei giorni feriale e festivi saranno possibili, limitando alcuni comportamenti che potrebbero risultare rischiosi per i fedeli. Per quanto riguarda le attività oratoriali, come il catechismo e altre iniziative ed incontri, nel rispetto delle indicazioni sanitarie, sono da ritenersi sospese fino al 15 marzo.

Quanto stabilito dalla conferenza dei vescovi campana, riprende parte delle indicazioni stabilite dalla Conferenza episcopale italiana, che però stabilisce misure molto più restrittive per altre zone del Paese.

La nota del Cardinale e Arcivescovo di Napoli, Sepe: “Noi, Vescovi della Campania, riuniti in preghiera e riflessione nel corso degli annuali esercizi spirituali, seguiamo con trepidazione l’evolversi della situazione relativa al contagio del coronavirus, chiedendo a Dio forza e costanza nella prova, sostegno e vicinanza ai malati e a quanti si prodigano presso i centri sanitari e di primo soccorso. Invitiamo tutti i fedeli durante le liturgie ad avere particolare cura nell’osservare le indicazioni sanitarie per la tutela della persona e nel rispetto della salute comune: mantenere distanza minima di sicurezza, evitare contatti ravvicinati (segno della pace), ricevere la santa comunione sulla mano e le altre dovute attenzioni a tutela della propria persona e degli altri. Nel confermare la possibilità di celebrare l’Eucarestia e gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano questo periodo quaresimale, osservando le particolari indicazioni previste, alla luce delle disposizioni ministeriali, confermiamo anche l’opportunità di sospendere, fino al 15 marzo p.v., gli incontri di catechismo, le attività oratoriali e quelle iniziative che potrebbero non garantire l’osservanza delle indicazioni sanitarie. Desideriamo intanto sottolineare che questo momento è occasione per intensificare la preghiera personale e le forme di preghiera comune, in piccoli gruppi, quali l’adorazione eucaristica prolungata e il santo rosario, con l’intenzione di invocare la grazia della guarigione dei malati, il conforto nell’impegno degli operatori sanitari e la fiducia per una rinnovata speranza di vita. Per casi particolari, il parroco si rivolgerà al proprio Vescovo. Mentre sollecitiamo ogni persona, sacerdoti e laici, di saper creare condizioni di vita sostenute da prudenza, attenzione e responsabilità, rendiamo più vivo il senso della fede in Dio in un vissuto ecclesiale che sappia essere segno di fiduciosa speranza nell’affrontare gli sviluppi di questa situazione, collaborando con le istituzioni locali nel rendere effettivo l’impegno teso a superare questo delicato momento della nostra vita. Rivolgiamo al Dio, trino ed unico, fonte e destinazione della nostra vita, la comune preghiera e supplichiamo l’intercessione della Madre nostra, Maria, salute degli infermi, in un filiale e comune affidamento. La Conferenza episcopale campana ha deciso di sospendere tutte le attività di catechismo e quelle degli oratori fino al 15 marzo per ridurre il rischio contagio. Non verranno sospese invece le celebrazioni della messa, che verrà svolta seguendo le linee guida diramate contro la diffusione del coronavirus. In conseguenza alla diffusione del coronavirus verranno sospesi, fino al 15 marzo, anche “gli incontri di catechismo, le attività oratoriali e quelle iniziative che potrebbero non garantire l’osservanza delle indicazioni sanitarie”. Lo si legge in una nota della Conferenza Episcopale campana, che al tempo stesso conferma “la possibilità di celebrare l’Eucarestia e gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano questo periodo quaresimale, osservando le particolari indicazioni previste, alla luce delle disposizioni ministeriali”. Per i casi particolari, però, “ci si potrà rivolgere al proprio vescovo”.