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Napoli – Con il presidente di ABBAC (Associazione Bed&Breakfast ed Affittacamere della Campania), Agostino Ingenito, in commissione Giovani è stato affrontato il tema del contrasto all’abusivismo nel settore della ricettività extralberghiera, un fenomeno che riguarda soprattutto le locazioni brevi, inferiori a 30 giorni. L’aumento dei flussi turistici e la diffusione delle piattaforme di prenotazione online – sono oltre 7.100 le prenotazioni censite dall’associazione – rendono necessari interventi di controllo per contrastare l’abusivismo che è anche una forma di concorrenza sleale nei confronti dell’imprenditoria sana nel settore dell’accoglienza.

Con il presidente di ABBAC (Associazione Bed&Breakfast ed Affittacamere della Campania), Agostino Ingenito, e l’architetta Martullo, responsabile per le strutture ricettive nell’ambito dello Sportello Unico Attività Produttive, la commissione presieduta da Claudio Cecere ha oggi affrontato il tema del contrasto all’abusivismo nel settore della ricettività extralberghiera. L’aumento dei flussi turistici ha infatti messo in evidenza alcune carenze strutturali nel settore, sul piano dei servizi, della sicurezza e delle informazioni, ha detto il presidente dell’associazione Ingenito. Sono oltre 7.100 gli annunci oggi presenti su Airbnb secondo i dati che l’associazione raccoglie periodicamente con la facoltà di Statistica dell’Università. E’ l’effetto del grande cambiamento verificatosi negli ultimi anni nel settore del turismo; la diffusione delle prenotazioni sulle piattaforme online ha determinato un aumento dei flussi, ma anche l’aumento del rischio abusivismo che si concentra sulle locazioni brevi.

La normativa nazionale del 2017 sulle locazioni brevi finisce per discriminare i B&B, che sono sottoposti a numerosi obblighi, dettati dalla normativa regionale, a cominciare da quella della SCIA (Segnalazione certificata di inizio attività) presso il Comune, mentre le locazioni brevi, di meno di 30 giorni, non hanno, ad esempio, l’obbligo di registrazione del contratto all’Agenzia delle Entrate. L’abusivismo è oltretutto una concorrenza sleale nei confronti delle tante famiglie e dei tanti giovani che investono in un settore che è in continuo sviluppo, anche se Napoli, rispetto alle altre città italiane ed europee, non ha ancora raggiunto la potenzialità massima di accoglienza.

Rispondendo alle domande dei consiglieri Laura Bismuto (Dema) e Luigi Felaco (Dema), il presidente dell’associazione ha anche prefigurato le possibili soluzioni per sostenere l’imprenditoria sana nel settore e per contrastare il dilagare dell’abusivismo: un migliore coordinamento, ad esempio, tra Comune e Asl sul tema dei controlli sanitari, l’istituzione di un CIC, un Codice Identificativo Comunale obbligatorio per ogni prenotazione online, l’aggiornamento costante della banca dati regionale delle strutture di B&B da parte del Comune che ha un obbligo in tal senso.

Su quest’ultimo  punto, la responsabile delle strutture ricettive nell’ambito del SUAP, Martullo, ha assicurato che è ripresa l’implementazione della banca dati regionale da parte dello Sportello, dopo una fase di stallo dovuta soprattutto alla cronica carenza di personale, e che gli uffici si stanno organizzando per recuperare il pregresso.