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Napoli – È iniziato oggi, con l’esposizione della attività afferenti al Servizio Infanzia e adolescenza diretto dalla dirigente Barbara il ciclo di riunioni di approfondimento che la commissione Welfare dedicherà alle attività svolte dai diversi servizi che fanno capo all’assessorato Politiche sociali.

Le tre macro aree di interventi del servizio Infanzia sono state illustrate nei dettagli, con l’indicazione dei soggetti che erogano il servizio, dei destinatari, degli obiettivi e delle fonti di finanziamento. Per gli interventi di protezione e riparazione, rivolti a minori protagonisti di situazioni particolarmente gravi che vengono allontanati dalle proprie famiglie su decisione dell’Autorità giudiziaria o, in caso d’urgenza, dagli stessi servizi, si fa riferimento a diverse tipologie di comunità residenziali, differenziate in base all’età del minore: case famiglia, comunità educative di tipo familiare, comunità alloggio e gruppi appartamento. Quattrocento le presenze stabili che fanno riferimento a tali strutture, fornite di autorizzazione, accreditamento e convenzione con il Comune. In vista della scadenza, a dicembre di quest’anno, del precedente avviso di convenzione, è in fase di pubblicazione il nuovo avviso per il prossimo biennio. Cento, attualmente, le strutture che hanno risposto all’avviso pubblico e stipulato la convenzione con l’amministrazione e tra le quali, anche grazie ad una piattaforma informatica, il Comune reperisce la disponibilità di posti, in base alle esigenze del minore e seguendo un criterio di rotazione.

Per il sostegno alla genitorialità, vi sono invece i poli territoriali per la famiglia, uno per Municipalità, che offrono servizi prima distribuiti tra diversi soggetti e sempre secondo lo schema della convenzione. Circa sessanta le famiglie seguite in modo intensivo dalle équipe multiprofessionali di ogni polo, mentre un altro centinaio di famiglie vengono affiancate secondo una modalità di tipo estensivo. Ancora, per le famiglie, gli spazi neutri e i servizi di mediazione nei casi di separazioni di tipo conflittuale che accolgono e accompagnano gli incontri tra minori e genitore non affidatario. Anche per questi servizi, un bando, in scadenza ad ottobre, selezionerà i soggetti che dovranno erogare il servizio per i prossimi mesi.

Completano l’offerta gli interventi per la prevenzione e la promozione del benessere familiare, assicurati dai 26 centri educativi territoriali e dai 31 centri polifunzionali. I primi presidi, distribuiti in tutto il territorio cittadino con una maggiore presenza in quelli considerati più difficili, accolgono ogni pomeriggio 1600 bambini ai quali viene offerto un supporto alla crescita attraverso attività di varia natura, sempre curate da équipe di educatori. Un accompagnamento più intensivo, che comprende il pasto ed eventualmente anche il servizio trasporto, è garantito dai centri polifunzionali che seguono 1300 minori e vengono scelti direttamente dalle famiglie tra quelli convenzionati con il Comune. Diverse le fonti di finanziamento, ha spiegato la dirigente Trupiano, rispondendo alle numerose domande dei consiglieri – Matano (Movimento 5 Stelle), Quaglietta (Partito Democratico), Santoro (Misto – Fratelli d’Italia) – fondi nazionali per le educative territoriali, fondi comunali per i centri polifunzionali. Nessuna sovrapposizione, ha concluso la dirigente, è possibile relativamente ai servizi offerti, grazie alla piattaforma informatica che conserva tutti i dati di ogni destinatario dei servizi, indicandone la qualità e quantità e il soggetto che lo eroga.