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Napoli – Quattro i punti principali affrontati oggi dalla commissione Welfare dove l’assessora Monica Buonanno ha fornito risposte ai principali temi proposti dalla commissione, a partire da quelli relativi ai servizi sospesi e ripresi proprio in queste ore.

È il caso dei 35 centri diurni polifunzionali, punto di riferimento per 1214 ragazzi provenienti dalla rete dei servizi sociali territoriali, che hanno riaperto i battenti proprio a partire da oggi dopo giorni di grande lavoro dedicati all’elaborazione di tutti gli atti amministrativi preliminari alla ripresa delle attività. Un tema sul quale la commissione ha lavorato a lungo, e che ora vedrà una riflessione ulteriore sulla destinazione delle economie di spesa derivanti dai mesi di blocco delle attività.

Ripresa del servizio anche per il rilascio dei contrassegni H, per il quale si è provveduto ad individuare una soluzione tampone che, nelle more di un’organizzazione definitiva che preveda la possibilità di dislocare più uffici in vai punti della città, ha distinto il rinnovo dei permessi permanenti, validi 5 anni, da quello delle nuove istanze e dei permessi temporanei, di durata inferiore a 5 anni.

Nel primo caso, la gestione della pratica avviene presso il Servizio sanzioni amministrative di via Raimondi, che al termine dell’istruttoria rilascia un contrassegno da esporre accanto a quello scaduto. Per la seconda tipologia di casi, l’utente può recarsi in via Salvatore Tommasi nei giorni di lunedì e giovedì, dalle 15:30 alle 18:30, dopo aver prenotato l’appuntamento alla centrale operativa sociale, che risponde tutti i giorni dalle 16 alle 20 al numero telefonico 0815627027.

Sul punto, il consigliere Andrea Santoro (Misto-Fratelli d’Italia), che insieme ai consiglieri Marta Matano (Movimento 5 Stelle) e Vincenzo Moretto (Prima Napoli) ha apprezzato la tempestività della soluzione, ha sollecitato un approfondimento rispetto alla validità del permesso anche al di fuori della città di Napoli. Sono molti i casi, ha detto, di titolari che si recano fuori città per sottoporsi a cure mediche e che vogliono evitare il rischio di incorrere in sanzioni.

Risolto anche il problema della copertura per le case albergo destinate agli anziani, un servizio per il quale la relativa convenzione è scaduta ad ottobre, e che sarà assicurato in proroga fino alla fine dell’anno, mentre i servizi competenti sono al lavoro per la predisposizione del nuovo avviso pubblico per l’anno prossimo. Un altro dei temi che, ha ricordato la presidente Caniglia, ha registrato in questi mesi l’impegno della commissione e i contributi propositivi dei consiglieri.

Sull’emergenza freddo, infine, l’assessora al Welfare ha annunciato che è già pronto il piano di assistenza messo in campo ogni anno dall’Amministrazione comunale in occasione dei mesi più rigidi dell’inverno e che prevede, tra l’altro, l’apertura delle stazioni delle stazioni Museo e Municipio della linea 1 della Metropolitana e l’aumento del numero dei posti disponibili nelle strutture di accoglienza. Su questi aspetti, i consiglieri hanno ricordato le proposte già fatte lo scorso anno per migliorare il livello e la qualità dell’accoglienza. In particolare, la consigliera Alessia Quaglietta (Partito Democratico) ha chiesto quali misure vengono messe in campo in caso di piogge abbondanti che causano l’allagamento delle stazioni della metropolitana e ha sollecitato risposte sul tema dell’housing first, oggetto di un confronto con la precedente assessora alla Coesione sociale.

Il consigliere Vincenzo Moretto (Prima Napoli) ha sollecitato dati più precisi sulla tipologia del disagio al fine di definire modalità di intervento personalizzato e di maggiore efficacia. La consigliera Marta Matano (Movimento 5 Stelle) ha chiesto di conoscere le disponibilità delle strutture di accoglienza e le azioni che si intende mettere in campo per aumentarne l’offerta numerica.

L’assessora Buonanno ha chiarito che in un’ottica di definizione di azioni mirate a fornire risposte adeguate alla tipologia di disagio incontrerà nei prossimi giorni esperti della ASL Napoli 1. Sono molti, infatti, i senza fissa dimora che presentano un disagio collegato all’esistenza di dipendenze da alcol o stupefacenti o conseguenze di problemi psichici per i quali non sono adeguate le tipologie di assistenza messe in campo dai servizi. Si può dire, però, che sono numerosi i casi di quanti preferiscono patire le conseguenze di notti all’aperto piuttosto che recarsi nei centri di accoglienza e, per questo, occorre valutarne l’impatto numerico prima di lavorare ad un aumento dei posti letto disponibili. Si ricorda, infine, tra i vari servizi attivati, quello della lavanderia sociale di via Tanucci, inaugurato diversi mesi fa all’interno del Real Albergo dei Poveri, dove, in collaborazione con l’INPS, è attivo il punto INPS per tutti, che fornisce informazioni ai senza fissa dimora sulla possibilità di ottenere previdenze e sussidi.