- Pubblicità -
Tempo di lettura: 3 minuti
Napoli – Il Comune di Napoli resta schiacciato dalla montagna di debiti pregressi e il sindaco Luigi de Magistris lancia una nuova protesta a Roma contro le politiche del governo. Come nell’ottobre 2012, quando davanti a Palazzo Chigi diede vita a un consiglio comunale “in trasferta” per manifestare contro il decreto dell’allora esecutivo Monti definito “ammazza Comuni”, il primo cittadino programma per il 21 febbraio una manifestazione romana e lo annuncia su Facebook con un lungo post pubblicato stamattina. «Da 7 anni – scrive l’ex pm – governiamo la città senza soldi, sommersi da pesantissimi debiti ereditati, in affanno finanziario ed economico costante, eppure Napoli si è riscattata con il suo stupendo capitale umano, con la passione, con i talenti culturali, con le sue infinite bellezze. Siamo primi in Italia per crescita culturale e turistica. Da gennaio, però, abbiamo nuovamente le casse del Comune bloccate per un pignoramento di un debito risalente al 1981 e siamo sotto la clava di debiti mostruosi del commissariamento rifiuti dell’epoca berlusconiana-bassoliniana. Guarda caso mettono a noi il piombo sulle ali per debiti della politica del dopo terremoto e degli affari sui rifiuti. Noi abbiamo bonificato il Comune dalle collusioni politica-affari-camorra, ripulito Napoli dai rifiuti, amministrato con correttezza e trasparenza e lo Stato, per tutta risposta, ci mette sotto assedio».
A questo punto arriva la nuova, ennesima stilettata nei confronti di Palazzo Chigi: «Il Governo nei mesi scorsi ha preso impegni politici ed istituzionali per la risoluzione di tali vertenze non addebitabili al Comune di Napoli ma i risultati non arrivano, l’ingiustizia non è più tollerabile. Noi non accettiamo più di pagare prezzi enormi per colpe non nostre e dopo sette anni non tolleriamo più un debito gigantesco che non ci appartiene. A questo punto non bastano più i soli tavoli istituzionali. Dopo mesi di lunga melina governativa, passiamo al contrattacco – avverte il sindaco di Napoli – e la mattina di mercoledì 21 febbraio ci ritroveremo davanti Montecitorio e Palazzo Chigi per chiedere al Governo di intervenire immediatamente con fatti, come da impegni presi. Che vergogna consentire il pignoramento della cassa della terza città d’Italia, della capitale del Mezzogiorno, per un debito dello Stato di quasi 40 anni fa». Il debito al quale de Magistris fa riferimento è quello maturato negli anni della gestione commissariale della ricostruzione post sisma del 1980 e a fine gennaio scorso la richiesta di pignoramento del Consorzio Cr8, titolare del credito da 97 milioni di euro, è diventata esecutiva per 24 milioni.