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Napoli – Un interrogatorio durato oltre tre ore negli uffici del pubblico ministero della Dda di Napoli, Maurizio De Marco. Giovanni D’Ambrosio, capitano della polizia municipale di Napoli, ha risposto a molte domande, chiarito alcuni aspetti legati alle autorizzazioni e molte vicende burocratiche. E’ indagato per omissioni di atti d’ufficio nell’ambito dell’inchiesta della sul concerto in piazza del Plebiscito del 25 marzo 2019, registrato al Comune come flash mob, in cui si è esibito il cantante neomelodico Tony Colombo, al centro di numerose polemiche non solo per il concerto non autorizzato ma anche per molti altri concerti per i quali spesso la polizia municipale interviene per sospenderli.

Quella del Plebiscito è stata voluta nel giorno prima del suo matrimonio con Tina Rispoli, vedova di Gaetano Marino, il boss di Secondigliano assassinato in un il 23 agosto del 2012 sul lungomare di Terracina durante la terza faida di camorra di Scampia. «Il capitano D’Ambrosio ha risposto a tutte le domande che gli sono state rivolte e spiegato agli investigatori le attività svolte il giorno in cui si è tenuto il concerto. D’Ambrosio si è dichiarato estraneo ai fatti contestati. Inoltre ha riferito di non conoscere nessuno delle altre persone indagate dalla Procura», ha dichiarato l’avvocato Bruno Cervone che assiste il comandante.