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Napoli – I cantieri delle stazioni metropolitane napoletane sembrano essere entrati a far parte del panorama della città quasi come se fossero dei veri e propri monumenti a causa della loro presenza costante.

La diffusione della pandemia e il conseguente lockdown non hanno fatto altro che peggiorare la situazione allungando moltissimo i tempi di completamento dei lavori.

La riunione delle commissioni Infrastrutture e Urbanistica, svoltasi oggi, ha analizzato la situazione di stallo dei sedici cantieri coinvolti. È stato stimato un ritardo di almeno 90 giorni per la fine dei lavori secondo il Presidente della Metropolitana Ennio Cascetta, Nino Simeone, presidente delle Commissioni comunali Mobilità e Mario Coppeto presidente delle Politiche Urbane. Un ritardo che riguarderà anche la Stazione del Duomo la cui inaugurazione era stata preventivata proprio per questo periodo.

Inoltre sono state introdotte delle novità in materia di sicurezza e prevenzione derivanti dal DPCM del governo. Questo ha fatto sì che i cantieri della metro, già molto complessi da un punto di vista organizzativo, abbiano dovuto aggiornare i piani di sicurezza, con un impatto sui costi e sui cronoprogrammi.

Infine, Cassetta specifica che: “Fermare e far ripartire un cantiere rappresenta un’operazione molto complessa. Dopo lo stop del 16 marzo, quelli della Metropolitana sono stati forse i primi cantieri civili a riprendere in Campania, tra il 28 e il 30 aprile. In questo mese e mezzo si è lavorato intensamente al riadeguamento dei piani di riapertura secondo le previsioni normative che si sono succedute”.

Restiamo dunque ancora in attesa della fine dei lavori che sembra ancor incerta e lontana.