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Napoli – Lo scontro oramai è aperto, anche perché si sa che i numeri non vanno d’accordo con i pensieri. Ecco il motivo per il quale il sindaco di Napoli Luigi de Magistris ha deciso che il Comune di Napoli provvederà a «nominare le insegnanti delle scuole materne», interverrà «sul capitale sociale di Anm» e non fermerà «le procedure relative alla mensa scolastica«, nonostante “il blocco della spesa contenuto nella deliberazione della Corte dei Conti della Campania, inviata al Comune di Napoli il 16 ottobre scorso, a cui daremo immediata esecuzione”. Questo perché il blocco «non può che essere orientato costituzionalmente».

Lo dichiara l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli, Enrico Panini.  «Lungi dal rappresentare, il blocco della spesa, il puro rinserrarsi dell’Amministrazione sulle sole spese obbligatorie per legge​,​ quasi si trattasse di chiudere le luci della città con largo anticipo rispetto ai 60 giorni che ci sono stati dati per adeguare i nostri bilanci alla ​d​eliberazione della Corte​ – spiega Panini – ​noi riteniamo che ci siano alcune funzioni dell’​e​nte locale che sono infungibili, cioè funzioni senza esercitare le quali un ​e​nte locale non è più s​é​ stesso, non risponde ai dettati costituzionali.​ Rispondere al blocco della spesa in modo orientato costituzionalmente, allora​, ​significa che nomineremo le insegnanti delle scuole materne e non chiuderemo le sezioni; significa che interverremo sul capitale sociale di Anm perché il fallimento di una società di 2.700 persone che garantisce il trasporto pubblico urbano sarebbe un disastro; significa che non fermeremo le procedure relative alla mensa scolastica​».​​ Panini garantisce «il massimo rispetto istituzionale per la Corte dei Conti, né tantomeno vogliamo aprire diatribe con nessuno, semplicemente anche nei momenti più difficili la Costituzione e i diritti dei cittadini continuano ad essere i nostri unici fari», conclude.