Per il furto di 14 pistole, oltre a 115 proiettili, avvenuto lo scorso ottobre al Comune di Frattaminore, i carabinieri di Caivano hanno arrestato una guardia giurata di 42 anni di Frattamaggiore, in esecuzione di un’ordinanza agli arresti domiciliari emessa dal Gip del Tribunale di Napoli Nord su richiesta della Procura. Il colpo sarebbe stato messo a segno insieme ad altre persone non ancora identificate. Dopo il furto delle armi sono state rubate anche delle carte d’identità più una somma di denaro in contanti. All’interno della casa comunale i ladri sarebbero entrati attraverso un cantiere edile adiacente.
Secondo la ricostruzione degli investigatori ,dopo il colpo l’uomo si sarebbe allontanato utilizzando l’auto dell’istituto di vigilanza che aveva nella sua disponibilità nel corso del suo servizio. Per gli investigatori l’uomo sarebbe coinvolto in un ulteriore fatto avvenuto lo scorso gennaio nella zona industriale di Casoria. In questo caso – per gli inquirenti – avrebbe fatto da palo per consentire ad altre persone di mettere a segno un furto in un’azienda. Colpo non riuscito per l’intervento degli agenti di un altro istituto di vigilanza, accorsi sul posto perché era scattato l’allarme anti intrusione.
Aggiornamento
Dalle indagini svolte per fare luce sul furto di 14 pistole, carte d’identità e denaro (mille euro), avvenuto uno stabile di Frattaminore (Napoli) che ospita gli uffici comunali e quelli della polizia locale, è anche emerso che la guardia giurata arrestata, in occasione di un altro “colpo”, si sarebbe impegnata per distogliere l’attenzione di una pattuglia di suoi colleghi, che si erano recati nel capannone preso di mira dai ladri per un controllo disposto dopo che, a causa dell’effrazione, era scattato l’allarme. In azione, in quell’occasione, c’erano alcuni suoi complici ai quali però consiglia – via telefono – di dileguarsi a causa del concreto rischio di essere scoperti. Per quanto riguarda il furto delle armi, sono state le immagini del sistema di video sorveglianza di un esercizio commerciale a incastrare il vigilante. Le prima ad accorgersi del furto, e a dare l’allarme, sono state due addette alle pulizie. La guardia giurata non era sola: è entrata in azione con almeno altre quattro persone. Il vigilante è giunto a bordo di una Jeep Renegade dell’azienda di vigilanza per la quale lavora mentre le altre persone erano su una Ford Fiesta e su una Lancia Y. Le immagini del video, incrociate con altre informazioni raccolte dagli investigatori – la localizzazione con il gps della Jeep, le caratteristiche della vettura e le celle dei ripetitori alle quali si è agganciato quella notte il telefono dell’indagato – hanno fornito un quadro indiziario esaustivo nei suoi confronti.